Comunque orgogliosi di voi!

Milan news

07.06.2012 00:45 di Stefano Maraviglia   articolo letto 914 volte

Fonte: Acmilan.com

© foto di Markus Ulmer/PhotoViews

La Primavera del Milan deve ancora aspettare. Si attendeva la finale, dopo 12 anni di astinenza. Nel derby contro l’Inter, al termine di una gara dalle mille emozioni, arriva invece la sconfitta, figlia di un 4-3 pirotecnico ai tempi supplementari ma maturato solo al 122′ quando la contesa sembrava destinata ai calci di rigore.

I rossoneri, rispetto alla vittoria di domenica contro la Juventus, hanno solo due novità: dentro De Sciglio per Ferreira (infortunato, nemmeno in panchina) e Cristante per lo squalificato Bertoni. L’Inter, senza Livaja, parte bene con Longo. Scatenato, già al 7′ impegna l’attento Piscitelli. Sulla sponda opposta, Ganz pericoloso al 12′. Quattro minuti dopo, Hottor inventa un numero d’alta scuola in mezzo a due difensori e, steso da Kysela, si procura un rigore che Comi, stavolta, con freddezza non sbaglia. Il vantaggio tuttavia dura poco: al 24′ Longo aggira Baldan ed è subito pareggio. L’1-1 rimarrà tale sino all’intervallo.

Al rientro in campo, Milan più propositivo eppure l’Inter passa in vantaggio al 18′ con una triangolazione Garritano-Longo-Romanò. Dolcetti inserisce Roggia per Valoti e il brasiliano regala giocate di qualità, come quella che al 28′ innesca Comi per lo stacco vincente del 2-2 che batte il neoentrato Sala, subentrato a De Gennaro poco prima. Inter ancora pericolosa al 30′ con Bessa. Rossoneri stanchi, ma determinati a resistere. Si va ai supplementari, con Speziale per Ganz e Lora per Comi. Ci pensa così Innocenti, al 3′, con un tiro improvviso e violento, a regalare il gol che sembra preludere al sogno. Sul 3-2 si chiude il primo overtime. Dura solo altri tre minuti, però, il  nuovo vantaggio. Longo è imprendibile: al 3′ impatta di nuovo sul cross di Romanò e, quando tutti sembrano ormai pensare ai rigori, con un destro volo sigla il definitivo 4-3 al secondo minuto di recupero. In finale contro la Lazio ci va l’Inter.

Una sconfitta che deve comunque rendere orgogliosi di questi ragazzi. Tornano a casa a testa alta, dopo una grande stagione. Anche se l’amarezza c’è, resta e resterà per un po’.

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