Canale Milan
di Alfredo De Vuono, Fantagazzetta
Ci sono almeno un paio di illustri precedenti, che lasciano quantomeno immaginare che, alla lunga, Galliani ma soprattutto il bilancio del Milan non ce la facciano proprio a resistere alle sirene milionarie, che da lungo tempo suonano grevi come macigni sulle alte teste del ‘pretoriato’ milanista.
Sembra questione di ore per il passaggio di Thiago Silva al Psg, Galliani è a Parigi con l’intenzione di tornare con una valigetta con 50 milioni. Soldi che servirebbero come il pane al Milan per ripristinare le casse societarie, e, magari, per dare il via alla campagna di rafforzamento del club. Che, certo, però, si troverebbe di fronte ad un’esigenza reale, non solo di mercato. Perchè l’addio di uno come Thiago prevedrebbe giocoforza anche un cambio tattico non indifferente: la riqualifica del Milan come squadra straordinariamente ed esclusivamente votata al giuoco d’attacco – come adora il suo Patron – e, soprattutto, con un comparto difensivo assolutamente nuovo, da rimbastire in toto, e soprattutto tutto dfa valutare.
Non che queste siano solo mere ipotesi. Il Milan, da società lungimirante com’è, sa bene che se le cifre dovessero rendersi concrete, non potrebbe resistere a lungo. Ecco perchè il ‘listone’ dei papabili si è allungato mese dopo mese, anche in funzione dell’altrettanto illustre addio (?) già celebratosi: quello di Alessandro Nesta.
Alcuni di questi nomi, in realtà, erano per l’appunto alternative al numero 13. E non certo al brasiliano, il cui bagaglio tecnico, assolutamente completo, contiene una per una le caratteristiche dei tanti suoi potenziali sostituti. Cerchiamo di capire quali.
LA RAZIONALITA’ DI ASTORI. Si è parlato di lui più volte. E non poteva esser altrimenti, visti i trascorsi di Allegri ed Astori in quel di Cagliari, e quelli dell’ex prodotto del vivaio del Milan appunto in rossonero. Un progetto di riconsegna alla casa madre che dura da almeno un paio d’anni. Tempo nel quale Astori – oggi 25 anni – è migliorato in maniera lineare seppur senza mai balzare agli onori della cronaca. Cellino, però, è duro a mollare. Nonostante un velato diritto di prelazione proprio con il Milan, su di lui, oltre che la ferrea volontà societaria di trattenerlo, ci sono anche Juventus e Roma. Ma Allegri e Galliani lo sanno: Astori è solido, rigoroso e dotato di una buona tecnica di base che si unisce alle ottime caratteristiche fisiche e all’abilità nei colpi di testa. Insomma, un piccolo pezzo di Thiago.
LA FRESCHEZZA DI ACERBI. Di Francesco Acerbi sappiamo tutto. Fors’anche più del necessario. Ad esempio, che lui scalpita per giocare nella squadra per cui tifa, e che al Milan servirà attendere la risoluzione del caso tra Chievo e Genoa per portarlo a Milano. Ciò che colpisce nel 24enne sono la volitiva maturità con la quale interpreta il ruolo del difensore centrale, molto impostato fisicamente e dotato di un sinistro niente male. Capace di interpretare la difesa a tre, ma oramai specializzatosi nel ruolo di centrale in quella a 4, sul centro-sinistra. Ottimo marcatore, molto fisico e difficile da superare, sufficientemente veloce in corsa e costante nell’arco dei 90 minuti. Tante, insomma, delle funzioni del buon Thiago: anche qui, alla ricerca d’un altro stralcio di Silva.
L’IRRUENZA DI ZAPATA. La recente retrocessione del suo club, il Villareal, unita alla sua valutazione attuale (meno di 5 milioni) lo rendono poco più d’un obiettivo. Istintivo, forte e rapido, semmai ancora da definire sotto il punto di vista strettamente mentale: terzino destro, oltre che difensore centrale, che resta il ruolo in cui riesce a esprimersi al meglio. Insomma, un rincalzo di assoluto spessore, sul quale, però, lavora da mesi anche il Napoli. Anche qui, non facile da portare a Milano, anche per il suo status da extra-comunitario.
LA SOLIDITA’ DI HOWEDES. Il teutonico costa quanto promette: tanto. Difensore classe ’88 dello Schalke 04, Howedes è bravo con i piedi e decisamente veloce, per questo capace anche sull’esterno. Su di lui in passato hanno lavorato Roma ed Inter, ma il Bayern, ad oggi, sembra davanti a tutti. Anche perchè è in scadenza nel 2014 ed agli Europei la sua valutazione – che oscilla intorno ai 13 milioni – probabilmente continuerà a salire. Un difensore assolutamente moderno ma costituito su basi tecniche antiche e prestigiose. Insomma, il prototipo della costituzione artistica proprio di Thiago Silva.
LA COMPLETEZZA DI OGBONNA. Indubbie qualità fisiche, velocità, potenza, progressione e un buon sinistro discreto, vellutato, oltre che l’età e la duttilità – gioca anche a sinistra – dalla sua. Tutto ciò che serve per diventare un top – player. Compreso il prezzo: 20 milioni, almeno a giudicare dalle recentissime dichiarazioni di Urbano Cairo, che sogna di ripartire proprio dal suo gioiellino in serie A. In molti lo paragonano a Gallas: un altro difensore che il Milan, negli anni scorsi, trattò e non poco. Galliani ha già chiesto informazioni a gennaio, perchè intravedeva in lui il giusto complemento al brasiliano in procinto d’esser ricoperto d’oro. Ora, di Thiago potrebbe divenire addirittura l’erede.
L’ESPERIENZA DI SILVESTRE. L’argentino dal passaporto italiano già da dieci anni offre continuità nel ruolo di centrale difensivo. Forte fisicamente ed atleticamente prestante, bravissimo negli inserimenti di testa, anche a lui in passato s’era pensato per sotituire Nesta, considerata l’abilità nel gestire il pallone: non a caso, come molti argentini, Matias cominciò da centrocampista. Sino a quando l’ex tecnico romanista Bianchi non gli cambiò ruolo, definendone il futuro da professionista. Zamparini lo lascerà andare tra poche settimane, ma la concorrenza di Inter, Roma e Tottenham rendono l’affare assai arduo da completare.
LA FISICITA’ DI GRANQVIST. Un colosso di 192 centimetri, classe ’85, dal gol facile – è un ottimo tiratore anche da fermo – e la concentrazione necessaria per reggere l’urto col campionato italiano. Questo è Andreas Granqvist, voluto (anche) dal suo amico Zlatan ed al cui addio il virale Preziosi pare già essersi semi-rassegnato. Pagato circa 4 milioni al Groningen, potrebbe venir via per poco meno, magari anche a molto meno, se nell’affare dovesse esser inserito, come pare, uno dei tanti giovani che orbitano sull’asse Genoa-Milan. Tra tutti, l’uomo migliore dal punto di vista della robustezza: certo, anche questa una piccola parte delle opportunità tecniche di Thiago Silva. Ma tant’è.
LA FORZA DI DEDE’. Il nuovo Thiago Silva potrebbe essere “il nuovo Thiago Silva” come l’hanno soprannominato in Brasile. Il Milan quindi potrebbe ripetere per certi versi l’operazione che portò l’ex numero 33 a Milan, sperando di ottenere gli stessi risultati. Ma se qualità tecniche e fisiche convincono, ci sono dubbi sulle sue capacità tattiche. I ben informati dicono che non sia pronto per il Milan, ma potrebbe esplodere se giocasse al fianco e non al posto di Thiago. La richiesta Vasco da Gama è di più di 10 milioni.
L’ELEGANZA DI HUMMELS. E’ il più costoso della rosa dei possibili eredi, si può arrivare alla metà dei milioni che si avranno dalla cessione di Thiago Silva. D’altronde in Germania non hanno i problemi italiani. Però il gioco sembra valere la candela, Mats Hummels a 23 anni è già il leader della difesa dei campioni di Germania e della nazionale teutonica, tra le prime candidate alla vittoria di Euro 2012. Forte a difendere e ad impostare, con lui il Milan potrebbe riprendersi più di un pezzo di Thiago Silva e nel giro di qualche anno Hummels potrebbe arrivare allo stesso livello del brasiliano.
IL ‘RITORNO’ DI NESTA. C’è, infine, una possibilità, remota ma affascinante, che balena nei pensieri di Galliani. Preso atto dei problemi logistici, legati ai salary cap statunitensi, dello sbarco di Nesta ai New York Red Bulls, la società fin dal giorno del suo saluto lavora per convincere il numero 13 a restare in rossonero. La proposta è presto detta: rimanere un’ultima stagione in rossonero, cercando di centellinare le sue prestazioni per non pregiudicarne l’integrità fisica notoriamente fragile, e soprattutto in attesa di capire quali e quanti, dei futuri acquisti, dovessero rivelarsi degni di ricevere la gravissima eredità. Sua e di Thiago Silva.
Ovvero, la coppia – difensiva – più bella del mondo. Che solo nel giro di poche settimane, rischia di disfarsi della casacca rossonera per questioni economiche e non. Lasciando il Milan nel magma delle alternative. Le stesse che resteranno in congelatore sino al momento in cui le offerte estere per Thiago non dovessero arrivare in sede, con tanto di proposta controfirmata, e dal numero di zeri allettante e, forse, irrifiutabile.
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Post Originale:
Via Thiago Silva, si sfoglia la rosa dei suoi degni (?) eredi