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Clarence Seedorf, dopo dieci anni con la maglia del Milan, ha deciso di dare l’addio al club rossonero. Alla sua prima stagione con il Milan nel 2002 ha vinto la Champions League e la Coppa Italia. Poi nel 2003-2004 ha conquistato la Supercoppa Europea e lo Scudetto, nel 2004-2005 la Supercoppa Italiana e ancora una Champions League nel 2006-2007. L’ anno successivo sono arrivati la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club. Infine nel 2010-2011 lo Sucdetto e la Supercoppa Italiana nel 2011-2012.
Queste le parole di Adriano Galliani: “Clarence ha vinto sempre e tutto, con tutte le maglie che ha indossato. Ha vinto con tre squadre diverse quattro coppe e mezzo. Ha avuto una carriera straordinaria. Il Milan ha giocato spesso bene, qualche volta meno bene, tutte le volte che ha giocato bene dipendeva anche da Clarence. E’ un giocatore super. Top player. Per averlo abbiamo dovuto corteggiarlo pesantemente nell’estate del 2002. Lo ricordo con l’Ajax nel ’94, era straordinario. Sono stati dieci anni meravigliosi. Credo che Clarence potrà fare tutto ciò che vorrà nel suo futuro, è molto eclettico ed ha molte qualità. Potrà essere dirigente o allenatore, ma diventerà un personaggio molto importante nel mondo del calcio.”
Ed ecco l’addio di Clarence Seedorf: “Ringrazio il signor Galliani per le bellissime parole, che sono ovviamente reciproche, come sentimento ed emozioni vissute. Ci tenevo a dedicare questo momento agli ultimi dieci anni della mia vita, di Milan. Del mio futuro parlerò fra qualche giorno. Non ho mai ricevuto tante proposte nella mia carriera come in questo momento. Devo dedicare tutta la mia attenzione a queste cose, devo riflettere e scegliere. Ho preso tempo perchè cerco di ragionare e valutare tutti gli aspetti possibili. E poi il progetto mi deve convincere. Non sono i soldi il problema. Sono felicissimo di come ho vissuto e di come ho passato questi dieci anni al Milan. Sono stati intensi e son passati troppo in fretta, come tutte le cose buone della vita. Ringrazio il presidente Berlusconi e lo staff del Milan, anche tutta la gente di Milanello ed i tifosi, spero di poterli salutare in modo dignitoso. Sono stato per 14 anni in Italia e spero di aver sempre dimostrato la mia professionalità. Ringrazio l’Italia che mi ha dato due figli, resterò sempre legato a questo Paese, ma soprattutto alla città di Milano, con cui ho avuto il matrimonio più lungo.”
Sui compagni di squadra: “Qui al Milan ho avuto tanto affetto, ringrazio davvero tutti, abbiamo sempre lottato e cercato di vincere. Non avevo deciso niente fino a pochi giorni fa, ora ho fatto la mia scelta e per il momento so solo che lascio il Milan. Per un rinnovo avremmo trovato sicuramente l’accordo, ma pensando al futuro ho creduto fosse meglio così. Ho sempre saputo che prima o poi sarei andato via, per fare un’altra esperienza calcistica, ma resterò sempre legato a questa famiglia. Ho vissuto 10 anni più qui che con la mia di famiglia. Sono molto contento di poter continuare a giocare, per fortuna posso scegliere tra diverse proposte competitive. Voglio fare la scelta giusta.”
Il motivo dell’addio al Milan: “Nessuno mi ha spinto a lasciare il Milan, era un’idea che avevo da qualche anno. Penso sempre giocando d’anticipo. Sono curioso, ho voglia di vivere esperienze nuove. Visto ciò che è stato fatto col Milan credo sia arrivato il momento. Il mio percorso qui è arrivato al capolinea, è tutto molto semplice. Cosa porto con me? Ciò che ho vissuto a Milanello, è stata la mia casa, con tutti coloro che hanno partecipato alla vita di noi giocatori. Ma anche San Siro, Milan-Manchester, rappresenta non una partita ma la stagione più difficile che ho vissuto col Milan. L’energia e l’unione pazzesca, non le dimenticherò mai. Io lascio un Milan che lotta per rimanere competitivo, con le difficoltà economiche che hanno tutti. Credo che con le capacità che abbiamo ne usciremo forti. E’ questione di tempo: ci son generazioni che passano ed il talento che c’è a disposizione è quello che è, ma credo che il Milan riuscirà a cavarsela bene, ancora per molto tempo, sia in Italia che in Europa. E’ una fase di passaggio. Solo questo. Se ce ne fosse bisogno sarò sempre pronto a dare una mano a questo club. Un po’ come ha fatto Maldini con noi.”
Il suo successore: “Forse ce l’ho in casa, ma bisogna aspettare un po’… Comunque ora come ora non voglio fare paragoni, non è il caso. Ogni giocatore che viene fuori è unico, i talenti ci sono, ma son cambiate mentalità e professionalità. Ed i valori, che sono importanti nella vita e nello sport, devono essere ritrovati ad ogni costo.”
Adriano Galliani racconta un aneddoto su Ibra: “Aveva chiesto la maglia numero 10 da quando è arrivato ma io ho detto subito che quella maglia era già occupata dal signor Seedorf.”
Clarence risponde: “Io non ho mai chiesto la 10 prima che si fosse liberata, comunque ho piacere che la prenda lui, soprattutto per il suo talento.”
Cosa vede nel futuro: “In questo momento voglio solo giocare, non so ancora per quanto tempo, ma lo farò. Due anni è il minimo che io prevedo, sto ancora bene. Nel dopo carriera vorrei fare l’allenatore o il dirigente, le porte del Milan sono aperte, lo so, c’è grande stima e affetto reciproci. Ma lo ripeto è inutile parlare di questo, io voglio continuare a divertirmi in campo e ad essere competitivo.”
Sugli Europei: “L’Inghilterra è cresciuta molto, l’Italia gioca con molti giocatori di qualità in campo, credo che sarà una partita tosta, non credo che siano contente di scontrarsi queste due nazionali.”
Sul nuovo spogliatoio del Milan: “Tutti i giocatori dovranno tenere alti i valori che hanno sempre contraddistinto il Milan. Se noi della vecchia guardia abbiamo fatto bene il nostro lavoro dovremmo poter stare tranquilli: i nuovi dovrebbero aver capito come comportarsi. Ci siamo sempre comportati da professionisti, chi è rimasto ha potuto vedere e sentire questo clima.”
Su Montolivo: “Credo che per l’allenatore è un giocatore prezioso, che rientra nelle sue idee del calcio. Ha fatto bene a Firenze per tanti anni, ha buone qualità, ha giocato bene in Nazionale. Credo che porterà valore a questo Milan e poi sono anni che aspetta di indossare la maglia del Milan. Gli auguro tutto il bene di questo mondo.”
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Post Originale:
Live – L’addio di Clarence Seedorf