RossonerosƩmper

Con la partenza di Zlatan Ibrahimovic, adesso tocca al nostro allenatore far vedere cosa realmente sa fare, ed ĆØ questa la cosa che più mi preoccupa. La mia critica principale al Milan delle passate stagioni era la totale centralitĆ di Ibra in ogni azione di ogni partita, senza la possibilitĆ di alcuna alternativa. Adesso che da questo ci siamo finalmente liberati, ripartiamo da qualcosa di diverso. Ad Allegri spetta il compito di rivalutare Pato, di creare un gioco di squadra e una mentalitĆ di gruppo vincente senza dittatori che impongano le loro decisioni a compagni e staff tecnico. Questo ĆØ lāanno della veritĆ per il tecnico livornese, che se dovesse sbagliare potrebbe lasciare Milanello anche prima della fine della stagione.
La cosa principale sarĆ però quella di cercare di rimpiazzare i partenti con giocatori di valore. I nomi che si sentono sono tanti, ed ĆØ difficile dire cosa ci sia di vero riguardo ad ognuno di questi. Riguardo al difensore non mi pronuncio, perchĆ© qualsiasi sia la scelta bisognerĆ valutare lāadattamento al calcio italiano ed ai suoi schemi. Per quel che riguarda lāattaccante invece, la mie valutazioni le ho fatte e penso che una vera prima punta sia la scelta ideale per la squadra. Che sia Dzeko o Damiao, senza tralasciare Van Persie, un giocatore che sappia rappresentare un riferimento sia tecnico che fisico ĆØ a mio parere da preferire ad un attaccante mobile come Tevez, di cui invece abbiamo molta meno necessitĆ . Se il bottino verrĆ reinvestito in modo oculato, e su questo qualche certezza inizio ad averla, ci ritroveremo con una squadra più giovane, con più voglia di vincere e con meno prime donne ad attrarre le luci dei riflettori. Una squadra degna di essere chiamata tale, che lotti in modo unito e coeso dalla prima allāultima giornata, senza mal di pancia o interessi personali.
Io ci spero, e continuerò a farlo fino al 31 agosto, che il Milan 2012/13 possa essere competitivo almeno quanto quello degli scorsi anni. Perché se si lavora da squadra, si può andare molto più lontano rispetto a quando ci si affida solo a due colonne. Ripartiamo da zero, con la stessa passione e le solite speranze, perchè non saranno due giocatori in meno a cambiare la mentalità e la voglia di vincere di una squadra.
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Ripartiamo da zero
