Milan Night
E poi si lamentano se non ci capiamo, se tra tifosi e società si è creato un abisso, una voragine comuicativa che si allarga sempre di più e che lascia deserti spalti e botteghini. Ci hanno venduto Ibra. Passi, dico io. In fondo è un giocatore di 31 anni, guadagnava una barca di soldi, abbiamo ancora ricavato 25 milioni di euro. Ci hanno venduto Thiago Silva. Passi, dico ancora. Alla fine lo han pagato tanto oro quanto pesa, cifre assurde in un mercato normale. L’offerta era probabilmente irrinunciabile. O almeno, facciamo finta che lo fosse. Taiwo, poi, l’hanno bocciato senza appello. Beh, una occasione forse l’avrebbe ancora meritata, ma lo scorso anno le sue carte le aveva giocate male. Va bene così, ci può stare.
Ma ci spieghino almeno perché adesso ci vogliono vendere anche i sogni, le illusioni. Didac Vilà avremmo voluto vederlo alla prova del campo. Sulla fascia sinistra non siamo certo blindati, e in Spagna lo scorso anno il ragazzo ha fatto un figurone. È del 1989 ed è già un terzino sinistro con i controcazzi. Può crescere ancora, diventare un big. E invece pare che ce lo vogliano vendere per due soldi, senza nemmeno farcelo vedere in cartolina. Nemmeno il numero, gli hanno dato.
No, non si fa così. Scelgano cosa vogliono fare da grandi. Non è più tempo di top players? Ok, ma almeno i normal players, gli ottimi young players non ce li svendano per due cocomeri. Perlomeno prima di disfarsene li provino, ce li facciano vedere.
E comunque almeno si prendano la briga di spiegarci le ragioni di questa scelta.
Por què?
Marco Traverso
Twitter: @marcotraverso75
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Anche Didac Vilà. Por què?