L’ex Milan Shevchenko si ritira e si dà alla politica

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Andryi Shevchenko

Andryi Shevchenko – Foto

Si ritira un grandissimo non solo del Milan, ma del calcio mondiale. Appende le scarpette al chiodo Andryi Shevchenko, classe 1976, 36 anni da compiere il 29 settembre prossimo.

Nella sua lunga e strepitosa carriera l’attaccante ucraino ha avuto solamente tre squadre: la Dinamo Kiev, il Chelsea e in mezzo il Milan. Proprio quella rossonera è stata l’esperienza più importante e felice.

Arrivato nell’estate del 1999 per circa 45 miliardi delle vecchie lire (23 milioni di euro), Sheva all’epoca fu uno dei calciatori più pagati di sempre. Soldi spesi benissimo, s’intende.

Nella prima e nella seconda stagione in Serie A segnò la bellezza di 24 gol. Nella terza si fermò a 14. Nel 2002-2003, a causa di un infortunio, andò a segnò solo 5 volte in campionato. Ma quel che più conta è l’ormai celeberrimo rigore siglato a Manchester, nella finale di Champions League contro la Juventus.


Fortissimo tecnicamente, veloce, abile nel gioco aereo e nel tiro da fuori, Shevchenko è l’attaccante più forte che il Milan abbia avuto nel terzo millennio. Già, perché non si possono paragonare i soli 2 anni di Ibrahimovic con gli 8 dell’ucraino.

In carriera Sheva ha avuto tante delusioni (come le due finali di Champions perse ai rigori o la brutta parentesi nel Chelsea), ma ha comunque vinto moltissimo, quasi tutto (17 trofei di squadra), compreso il pallone d’oro nel 2004.

Fu motivo di grande polemica il suo addio nel 2006, la famosa estate in cui il Milan fu penalizzato per calciopoli. Andryi andò al Chelsea per ben 45 milioni di euro, praticamente il doppio di quanto lo aveva pagato Galliani. L’affare lo fece il Milan, che aveva ceduto un giocatore ormai a fine carriera, che aveva praticamente dato tutto quel che aveva da dare. Nel 2008 il ritorno in rossonero: non lascia traccia. Nel 2009 di nuovo alla Dinamo Kiev, dove qualche gol riesce a farlo. Gli ultimi li ha realizzati in nazionale, all’Europeo, anche se non sono serviti praticamente a nulla.

Shevchenko si darà alla politica. Se da uomo delle istituzioni riuscirà a realizzare metà di quanto ha fatto da calciatore, in Ucraina possono già stappare lo spumante. Buona fortuna Sheva e grazie! Sei stato un grandissimo e solo un ingrato o un ignorante potrà dimenticare quanto eri forte sui campi di calcio.

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