N’Koulou,la bella Attilia e La Fontaine

Milan Night

conte1 NKoulou,la bella Attilia e La FontaineCiao, Aldo, goccia di sangue rossonero. Il tuo grande cuore si è fermato improvvisamente. E ora brilli, lassù, in quella stella che è anche tua. Ero a S. Siro nel derby in cui segnasti il gol della vittoria. Ciao, terzinone bomber! Non ti dimenticherò mai. Adesso passiamo dall’imperscrutabile, dal sacro al profano. Il calcio e la vita sono così. Devo fare ammenda. Credevo che le notizie sulle precarie condizioni di Didac Villà fossero propalate ad arte, per giustificare la sua cessione.

Questi i miei pensieri: “Il ragazzo ha giocato tutte le partite l’anno scorso in Spagna. Possibile che ora sia così malandato? Oddio, l’ipotesi non è da scartare categoricamente, viste le stragi che accadono solitamente da noi. Ma insomma…. In ogni caso, al Valencia mica c’è Jean Pierre. Fosse vero quello che dicono, ce lo rimanderebbero indietro.” Detto, fatto. Diagnosi pronta, precisa, puntuale. Pubalgia. La prognosi? Quella tocca a noi, purtroppo. Aiuto! Devo dire, però, una cosa a favore di Jean Pierre. Lui, con trascurabile ritardo, si è accorto delle bazzecoline fisiche che angustiavano il Puma. Ricordo perfettamente una sua candida intervista. “ Emerson ha seri problemi cronici a entrambe le tibie.” L’avrei impalato!

Comunque non mi dispiace ritrovarmi sul gobbo Didac. Non si tratta tanto di fiducia nei suoi confronti, quanto di sfiducia nei nostri poderosi terzini sinistri. Max, Ema in quel ruolo non lo vuoi proprio provare,eh! Sei di coccio. Come la tua dirigenza! C’è chi dice che Antonini sia un gran giocatore. Costui o costoro potrebbero tranquillamente scambiare me per Claudia Schiffer. A dire il vero, un’altra ragione mi spinge a compiacermi per la mancata vendita di Didac. Quale? Mino! Mino, sapevo che il nostro era un amore profano. Qualche colpetto e via. E’ finito, purtroppo, subito. Ma è stato bello.

Allora, Binho, mi direte? Con Roby non c’è Mino che tenga! Sognavo di vederlo sbolognato. Ma lui è come la bella Attilia. Chi se lo piglia? Si complica la trattativa Yanga-Mbiwa. Prendiamo N’Koulou, dai. Mai come in questo caso si potrebbe dire “Nomen omen”. Mi sono estraniata dal Calcioscommesse. Per una volta che la cosa non ci tocca… Il valvassore mi è più antipatico di una scheggia sotto le unghie. Non ho mai creduto che fosse inviso al Palazzo. Ricordate il giustificato sfogo di Galliani dopo il furto del secolo? Be’, il valvassino gli diede del mafioso. Ma chi di dovere non sentì e ad essere ammonito con diffida fu il buon Adriano. Cornuto e mazziato! Tuttavia, la cosa mi pare strana. Un solo testimone d’accusa e tanti a difesa. Si può dichiarare tranquillamente l’esistenza di una combine davanti a un intero spogliatoio? E, in questo caso, si tratterebbe solo di omessa denuncia? E tutti gli altri promotori o conniventi? L’hanno fatto diventare un non patteggiatore. Bah!

La mia scarsa informazione sui fatti mi impedisce di lanciarmi in giudizi fondati. Però… Qualquadra non cosa. Ho sbagliato a scrivere? Mi capita, quando mi è duro esprimere certi concetti. Un po’ come accadeva a Fonzie, che aveva immani difficoltà nel dire di avere sbagliato. Cambiando discorso, mi sono scoperta appassionata di scherma, canoa e tiro al volo. Proprio io, che potrei usare il fioretto solo per infilzare il pollo nello spiedo, se lo spiedo non mi ripugnasse. Proprio io, che potrei adoperare la pagaia giusto per picchiarla in testa al maledetto interista e all’infingarda juventina che mi angustiano la vita. Proprio io, che in questo preciso istante mi farei un piattello di torta fritta e salumi.

Ma gli ori olimpici sono botte di orgoglio nazionale che mi fanno salire l’adrenalina a mille. Molmenti di estasi pazzesca. La mia Società, invece, mi regala momenti di rabbia, frustrazione e avvilimento. Come li odio! Pensano solo a raccattar soldi a destra e a manca. Questo il loro unico progetto. Hanno sostituito Nesta, Thiago e Ibra con Acerbi. Se va molto bene, arriverà Yanga-Mbiwa. E forse Matri, al quale preferirei di gran lunga Pazzini. A centrocampo hanno preso niente popodimeno che Traorè e Montolivo. Siamo deboli in tutti i reparti. Così, tanto per non fare ingiuste differenze. La Fiore ha comprato a prezzi modici dal Villareal Borja Valero. A me sembra un buon centrale di centrocampo. Ma noi in quel ruolo siamo coperti, perbacco! Abbiamo Ambro, che potrà garantire quasi venti partite. E possiamo adattare Montolivo. Grrr!!!!!

Sapevano da mesi quello che avrebbero fatto. Reinvestire la metà dei ricavi, puntando per tempo su qualche giovane e godendosi i risparmi sugli ingaggi? Manco per niente! Hanno pensato solo ad allestire squallide pagliacciate. Qui non si tratta di ridimensionamento ma di smobilitazione. Gli Orrendi vogliono costruire lo stadio. Noi desideriamo unicamente raccogliere denaro, distruggendo la squadra. Nessun presente e nessun futuro. Se Pato e il Boa riuscissero a fare una stagione decente, verrebbero subito venduti. Qualche saldo di fine Agosto? Forse. Ma alla “ N’do cojo, cojo”, senza preoccuparsi delle esigenze della rosa. Se questa è una Società…

Finirei il pezzo con il richiamo a Levi, se proprio ora non sentissi frinire le cicale. Notate la proprietà del verbo usato? Conosco perfettamente i nomi dei versi degli animali. Vi do la prova inoppugnabile. Cosa fanno alcuni proprietari e alcuni dirigenti? Ragliano! Le cicale mi ricordano una storiella. Fine autunno. Una formica operosa e colta, che ha letto La Fontaine, esce per l’ultima ricerca di cibo dell’anno. Purtroppo si imbatte in una tempesta di neve prematura, improvvisa e violenta. E’ terrorizzata, perde l’orientamento, ma non molla la briciola di pane che porta sulla schiena. Ad un certo punto sente una musica vibrante. Si avvicina e, tra il turbinio dei fiocchi, vede un tronco che possiede delle finestre. Da esse proviene uno scintillio di luci multicolori. C’è pure una porta. La formica bussa. Le apre una cicala vestita Dior. Sorseggia una coppa di Champagne. “ Vieni dentro cara! Ancora al lavoro, dopo aver sfacchinato per tutta l’estate, mentre io cantavo beatamente? Povera piccola! Hai sete? Hai fame? Appoggia la tua briciola. Guarda quante tartine, qui! Non riesci a parlare? Riposati un po’ e riscaldati vicino al camino. Vedo che vuoi dirmi qualcosa. Fa’ pure con calma, piccola. Riprenditi.” La formica è sbalordita e ansimante. A un certo punto sbotta:“ Fa’… Fa’…. Fa’… Fa’nculo, La Fontaine!”

Cosa c’entra tutto questo con il Milan? Be’, mi piace l’ultima battuta. Non che ce l’abbia con l’innocente La Fontaine. E’ che al suo posto vedo bene quelli che so io. Ragazzi, non lambiccatevi il cervello per indovinare chi siano. La cosa è troppo difficile e tanto non metto in palio nessun premio. Volete la domanda di riserva? Eccola. Qual è il nostro film? Sento che alcuni rispondono: “Se tutto va bene, siamo rovinati”. Altri: “ Non ci resta che piangere”. Be’, io penso sia meglio cercare di riderci un po’ su. O no? Grazie, Società!

Chiara

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