Johad Ferretti e Adriano Galliani – Foto

In un mercato nel quale i top player non arrivano più e quelli che ci sono vanno via, il Milan, come di consueto, indica, alle altre squadre e all’opinione pubblica, la strada da seguire: creare, plasmare i giovani affinché questi siano poi i top player del futuro. Ricordate il concetto espresso da Galliani  all’indomani della fine del campionato scorso? Un concetto chiaro: non arrivano più fuoriclasse, è bene che le altre società se ne accorgano e comincino a puntare sui giovani, al fine di tenerli, non di venderli per creare milionarie plusvalenze.

Il Milan, sotto questo punto di vista, è attivo da prima che questa crisi sconvolgesse il mercato: alcuni giovani sono stati acquistati ed inseriti in prima squadra (tra i quali El Shaarawy, Valoti, Strasser) o in trattative per arrivare ad altri giovani, più interessanti ( ad esempio Zigoni, Beretta, Verdi).

Anche in questo calciomercato, tra le tante cessioni e gli acquisti un po’ stentati, ha fatto capolino il fresco e giovane nome di Johad Ferretti, diciottenne francese, di origini italiane, proveniente dal Genoa. Ferretti è un terzino destro, tanto pericoloso nella fase offensiva quanto capace in quella difensiva, fatta di marcature, di diagonali. Infatti, gli osservatori notano in lui una resistenza fisica notevole nel coprire tutta la corsia e una potenza fisica non comune per giovani della sua età. Nella sua ancor breve carriera, si notano delle esperienze già importanti al Genoa, dove, da facente parte del gruppo degli Allievi Nazionali è protagonista di prestazioni positive a tal punto da fargli conquistare, con un anno di anticipo, un posto in Primavera (2011). Durante l’ultimo mercato invernale, il Genoa lo spedisce in prestito a Novara, per “farsi le ossa” e, tornato alla base ligure, è stato acquistato dal Milan. Durante l’ultima stagione, è stato protagonista di performance convincenti nel prestigioso torneo giovanile “Shalom”, organizzato a Benevento, dove, a 17 anni ancora da compiere, ha incantato gli osservatori.

La sua carriera al Milan parte dalla Primavera di Dolcetti, ma siamo certi che sentiremo parlare di questo giovane ancora a lungo.

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