Il caso e la necessità

hhh Il caso e la necessitàLa sosta per la Nazionale mi giunge gradita. Non che mi interessi molto degli Azzurri. Come sempre, del resto, quando si tratta delle fasi di qualificazione. Semplicemente non ho voglia di rituffarmi nel campionato. E poi, così, si allungano i tempi per affrontare il nostro problema endemico, quello degli infortuni. Viaggiamo alla poco invidiabile media di un caduto, barra due, a partita. E il bollettino di guerra si arricchisce anche negli allenamenti, eh! Tognaccini se ne è andato, in una sorta di “promoveatur ut amoveatur”. Promosso Folletti, uomo di Allegri, che già faceva parte dello staff. Invariati i preparatori atletici. Immutati i problemi. E’ così strana la cosa? Bah! Leggevo tempo fa un libro di Monod, “ Il caso e la necessità”. Temo che il caso c’entri poco con i nostri problemi. La necessità sarebbe stata quella di un repulisti, che, invece, è mancato.

La sconfitta degli Orrendi mi ha provocato sottili brividi di piacere. Non, però, la gioia primordiale e selvaggia che mi sarei aspettata. Insomma, quando noi vinciamo e loro perdono, per me, di solito, è delirio, apoteosi, catarsi. Stavolta l’emozione è stata più contenuta. Perchè? Analizzando la questione a livello psicologico, le possibilità sono due. Mi sento o troppo forte o troppo debole. Chissà quale tra le due eventualità sarà quella reale… Stirato pure Montolivo, colui che dovrebbe dare qualità al nostro grezzo centrocampo. Il ragazzo ha infranto il dogma Seedorf. Quale? Questo. “Quelli che vanno ai due all’ora non si infortunano mai”. Intendiamoci, la sua indisponibilità per me è quasi un sollievo. Certe persone si incontrano per caso. Altre per sfiga. Noi abbiamo incontrato il buon Riccardo per semplice dabbenaggine. Restano, però, l’amarezza e l’inquietudine per l’ennesimo guaio muscolare che va a decurtare la rosa.

Un milione di risarcimento per Vieri. Nessuno mi toglie dalla testa che il binomio Telecom- Inter, praticamente un monomio, la sapesse molto lunga anche sulle intercettazioni di Calciopoli. Cristiano Ronaldo ha il mal di pancia. La sfumata cessione di Kakà fa mancare i liquidi per il suo ritocchino. Ibra trascina il Paris alla prima vittoria con una doppietta. Continuo a pensare che i soldi per il suo ingaggio fossero spesi bene. La qualità va pagata. Non voglio nemmeno sapere quanto guadagni Montolivo. Così, tanto per non farmi venire l’orticaria. L’altro parametro zero, Traoré, fuori dalla lista Champions. Che il suo reale valore sia sotto zero? Viene confermata la sensazione di acquisti fatti alla… Galeazzo, badando solo a non tirar fuori soldi per il cartellino. Visione peraltro miope anche dal punto di vista economico, se poi si eccede a sproposito con gli ingaggi.

E’ questo che mi ammazza e mi impedisce di gioire appieno per la tripletta del Pazzo. Il suo scambio, pure non alla pari, con Cassano mi è sembrato l’unica cosa davvero intelligente del nostro Mercato. Giampaolo è un uomo d’area, Max. Ha bisogno di cross. Ema non è certo un fenomeno. Però, con il suo sinistro, sa mettere dentro palle invitanti. Perchè non lo provi mai come terzino, maledizione al secchio? Dici che non sa difendere? Sarà così, per carità. Ma lo sanno fare Antonini e la sua riserva Mesbah, che non azzeccano mai un cross, sfidando pervicacemente la legge dei grandi numeri? Fammi il piacere… Di fronte ad una penuria così evidente in un ruolo, un allenatore con la A maiuscola deve lavorare alacremente su soluzioni alternative. O no?

Lo Zenit si è rinforzato con Hulk e Witsel. Li ha pagati più della coppia Thiago Ibra. Ciò non fa che rafforzare le mie perplessità, a tutti i livelli. Bah…. Ripensando al nostro disgraziato Mercato, mi dico: “Almeno abbiamo decisamente abbassato l’età media”. Ma non basta, per non imbalsamare il futuro. Serve almeno l’abbozzo di un progetto. Ce l’ha gente che si precipita a vendere, senza prima garantirsi l’acquisizione di pedine, sia pure di valore più modesto? Alla fine chi è arrivato? Pazzini. Passare da Ibra a lui fa una certa impressione, d’accordo. Ma Giampaolo mi piace. Vai,Pazzo! E non ho certo sofferto per la cessione di Cassano. De Jong è un centrale di centrocampo e non ha quarant’anni. Il buco, bene o male, l’abbiamo coperto. Bojan? E’ solo un prestito, ma vederlo al posto di Cassano non mi dispiace. Da Thiago e Nesta a Zapata e Acerbi. Brrrr…. Grrrrr…… Numericamente ci siamo…. Niang? Benvenuto, ragazzino. La voragine del terzino sinistro? Se ne sono bellamente fregati.

E ignorano pure tentativi di possibili soluzioni interne. Risultato? Per me, se non ci sarà un’altra ecatombe di infortuni, i cui prodromi si sono già sinistramente mostrati, ce la giochiamo per la zona Uefa. Il futuro? Molto nebuloso. Vorrei tanto cambiare il Milan, ragazzi. Ma non trovo lo scontrino! Se qualcuno ce l’ha, me lo dia, per favore. Trovo, invece, la via di casa. Questo è l’ultimo pezzo che scrivo in trasferta, in precarie condizioni di collegamenti Internet. Dal prossimo articolo, quindi, sarò più puntuale nelle risposte ai vostri commenti. Forza Milan!

Chiara

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News