La stagione ufficiale è cominciata da solo tre settimane, ma questo pur breve periodo, almeno per quanto riguarda i colori rossoneri, è stato intensissimo. Tutti sulla graticola dopo il clamoroso KO casalingo contro la Sampdoria, dove, oltre al risultato negativo, è arrivata una prestazione ai limiti dell’imbarazzante, la situazione si è lievemente rasserenata dopo i colpi dell’ultima settimana di mercato, con l’euforia determinata dalla chiusura positiva delle trattative che ha traghettato la squadra al primo successo stagionale, a Bologna, con mattatore Pazzini. E’ arrivata poi la pausa per le Nazionali e, durante questa prima due giorni a tinte azzurre, lo staff del Milan può sorridere soprattutto per l’ottima condizione mostrata da Stephan El Shaarawy, autore di una doppietta nella gara vinta dalla rappresentativa italiana Under 21. Certo, l’avversario era il meno competitivo possibile, il Liechtenstein, considerata la squadra europea di minor livello della categoria, ma quel che conta è la ritrovata vena del faraone, sempre al centro del gioco e protagonista di quasi tutte le manovre offensive della squadra. Il giovane italo-egiziano, nelle prime due di campionato, è stato sempre schierato titolare da Massimiliano Allegri, e il delta delle prestazioni che ha fornito è oscillato dal decisamente negativo di San Siro al negativo del Dall’ara, senza lampi di classe, senza colpire per giocate utili alla squadra, con tanta volontà mai ripagata dall’esito delle sue iniziative.
Ma il Milan, e il calcio italiano tutto, deve contare su questo straordinario talento, messo in evidenza per la prima volta due stagioni fa a Padova. Nonostante la sua giovane età, infatti, la seconda punta è stata acquistata da Galliani ed inserita immediatamente in prima squadra, a differenza di quanto avviene con giocatori suoi coetanei. La fiducia è stata subito ripagata, in uno dei tanti momenti di emergenza infortuni, con il gol del 1-1 aSan Siro contro l’Udinese. Nell’intervista esclusiva a Carlo Nesti, il celebre telecronista ha spiegato quanto sia importante questo giocatore e in quante occasioni durante la passata stagione avrebbe potuto giocare, facendo probabilmente meglio di chi è stato poi impiegato. Nesti ha anche ricordato che il ragazzo ha solo vent’anni e che deve crescere ma con calma, una crescita troppo repentina potrebbe essere controproducente: chi segue le vicissitudini rossonere sa quanto questo sia vero.