Bojan: “Barcellona è il passato, voglio restare qui”

Ecco la seconda parte dell’intervita di Bojan alla Gazzetta dello Sport.

Io credo che ci siano tante squadre quest’anno che possono lottare per lo scudetto. Il Milan merita rispetto per la storia che ha, noi dobbiamo solo pensare a giocare senza temere nessuno. L’impatto con Milanello? Buono. Si capisce subito che è un ambiente sano. Qui ho ritrovato Carmona e Didac Vilà, che sono stati miei compagni nelle nazionali giovanili”.

“Il miglior allenatore che ho avuto? Rijkaard, perché mi ha lanciato e poi perché mi ha sempre fatto sentire la fiducia. E’ stato un anno non facile eppure lui non si è mai fatto condizionare. Ha una grande personalità e sotto il profilo umano il rapporto che ho avuto con lui non l’ho avuto con nessun altro. Il migliore al mondo? Per quello che ha vinto non può che essere Guardiola“.

Avere il padre calciatore è stato un grande vantaggio. Mi ha fatto crescere in questo mondo e mi ha indicato sempre la strada giusta, ma non è mai stata una presenza ingombrante per me. Il cugino Messi? In realtà noi non sapevamo nemmeno di essere parenti. Abbiamo un rapporto normale, ma non mi ha mai chiamato da quando sono qui.

“Obiettivi? No. Voglio solo fare bene e dare tutto. Non mi sento di passaggio, voglio rimanere. Il derby? Sono molto curioso. A Roma il derby è un qualcosa che non si può descrivere, una partita con una storia a sé. Quando giocavo nelle giovanili nei derby mi esaltavo“.

“Meglio la Champions o il ritorno in nazionale? Se vinco la Champions con il Milan di sicuro la chiamata in nazionale verrà di conseguenza. Il Barcellona è il passato, io sono qui per vincere con la mia nuova maglia numero 22“.

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