Adriano Galliani – Foto
Il suo nome è Bruno Dybal, il suo idolo Ricardo Kakà. Tutto normale, dal momento che il giovane in questione è brasiliano. Ma, a rendere più interessante questa passione per il giocatore del Real Madrid, ci pensa la professione del diciassettenne carioca: fa il calciatore, nonostante la sua giovane età è titolare nel Palmeiras, e gioca sulla trequarti, proprio come l’ex beniamino delle folle rossonere. Inoltre, questo ragazzo, classe 1994, è definito in Patria “il nuovo Kakà”, certamente non solo per la sua passione per il trequartista dei blancos, ma anche e soprattutto per le sue qualità: è un trequartista molto veloce e in grado di compiere giocate d’alta scuola, la rapidità lo rende difficilmente marcabile dalle difese avversarie, la classe lo rende capace di tutto, segnare o smarcare il compagno più libero nella via per il gol. Del resto, quando nell’agosto del 2003 Kakà raggiunse il Milan Campione d’Europa, le sue armi in più erano proprio l’esplosività dello scatto e la classe cristallina del tocco: il Milan ha sondato il terreno per portare all’ombra della Madonnina il giovane Dybal proprio per queste doti del più forte trequartista che in lui si notano.
Ma veniamo alla situazione contrattuale di questo giovane: il suo cartellino, come avviene spesso per i giocatori brasiliani, è solo per l’80 % del Palmeiras, per il restante 20 % di un’agenzia di imprenditori di Rio de Janeiro. Il Palermo, nell’ultima sessione di mercato, ha provato a tesserarlo e lasciarlo in Brasile per un anno in prestito, ma questo intoppo ha fermato la trattativa. Più convinto, invece, sembra l’interesse del Milan, determinato a mettere a disposizione di Allegri un gruppo che, pur giovane, non sia di basso livello tecnico. A gennaio, o anche prima, la società di via Turati potrebbe trovare l’accordo con il Palmeiras e con gli imprenditori che ne detengono il cartellino (il ragazzo ha già affermato di sognare di giocare nel Milan e indossare la maglia 22), ma solo a giugno potrebbe essere tesserato, dal momento che il giocatore è ancora extracomunitario – alla fine del campionato dovrebbe diventare comunitario – e il Milan, a causa dell’arrivo forse troppo prematuro di Gabriel e Zapata, ha entrambe le caselle destinate agli extracomunitari occupate. Questo affare potrebbe chiudere definitivamente la porta a Kakà, il quale, come noto, ha detto no al Milan per il denaro.