C’è grande nervosismo in casa Milan. Non potrebbe essere diversamente quando una squadra, che fino allo scorso anno lottava per lo scudetto, ora non sa più vincere in casa contro avversari modesti. Anche ieri sera, in Champions League, nella gara d’esordio contro l’Anderlecht, il Milan ha mostrato tutti i suoi limiti. A conferma che non c’è nessuna “musichetta della Champions” che può fare miracoli e accendere giocatori completamente spenti e demotivati.
Il pubblico è già rassegnato. Invece degli incoraggiamenti, si sentono quasi soltanto fischi. Molti dei quali indirizzati a Philippe Mexes, uno dei giocatori più deludenti della passata stagione, anche se in Milan-Anderlecht – vedi le pagelle – la sufficienza se l’è meritata. L’ex difensore di Auxerre e Roma, durante la gara, ha alzato il dito medio all’indirizzo dei tifosi rossoneri, che lo stavano contestando da un po’. Ora bisognerà vedere se la società di via Turati interverrà multando il francese, oppure si limiterà a censurare il gestaccio, invitando i tifosi ad avere più pazienza.
Difficile, comunque, averne, se nelle prime 4 partite ufficiali, il Milan ha vinto una sola volta e ha giocato sempre malissimo. I rossoneri non segnano al Meazza addirittura da maggio. L’avversario era il già retrocesso Novara e l’ultimo a gonfiare la rete fu…indovinate chi? Filippo Inzaghi. Quell’Inzaghi che secondo i principali quotidiani sportivi potrebbe sostituire il grande “nemico” Allegri già nelle prossime settimane. Fantacalcio? No. Perché Silvio Berlusconi non ha mai sopportato l’attuale tecnico. Si è sempre lamentato per il pessimo gioco, ma ora la squadra gioca molto peggio dei tempi di Ibrahimovic e Thiago Silva. Una volta a risolvere le situazioni ci pensava proprio lo svedese. Ora il leader dovrebbe essere Boateng, anche lui pessimo in questo avvio di stagione. Ieri il ghanese, sostituito da El Shaarawy, si è seduto in panchina e ha scagliato a terra una bottiglietta d’acqua. L’unico a essere nervoso non è mica Mexes.