Il campionato statunitense, la Major League Soccer, attira da qualche anno le stelle prossime alla pensione del calcio del Vecchio Continente, strapagando questi ormai ex campioni, che vanno a giocare negli States più per la vetrina patinata che per l’effettivo livello agonistico di un campionato dato in sviluppo già dai tempi dei Mondiali USA94, ma che ancora di miglioramenti dal punto di vista sportivo, non ne ha fatti. Il primo ad andare a Los Angeles è stato Beckham, poi Henry a New York insieme a Rafa Marquez, ultimamente il grande Sandro Nesta. Negli ultimi giorni, sempre dai New York Red Bulls, è stato ingaggiato un giocatore noto alle cronache solo come “fratello di” e non per l’effettivo suo valore: il ruvido centrale Rodrigo Izecson dos Santos Leite, in arte Digao, in pratica, il fratello di Kakà.
E a Digao, che nel Milan ha giocato in Serie A entrando al 46’ di un Milan-Lazio 1-1 2007-2008, quando è stato chiesto un parere sul nuovo club, ha speso parole anche per il più noto familiare: infatti, in un’intervista ha detto che Kakà, che nell’ultima campagna acquisti ha detto no al Milan per il denaro e che è ormai sempre più ai margini del Real Madrid di Mourinho, potrebbe finire già da gennaio in MLS, auspicandosi di tornare a giocare insieme al fratello il più presto possibile. Il destino dei due è stato spesso intrecciato: non è un mistero, infatti, che, come clausola dell’ultimo suo rinnovo di contratto con il Milan, ci fosse proprio l’impegno del club di via Turati a tesserare il fratello, fino a quel momento in prestito in Serie B. La coppia, dunque, potrebbe riunirsi all’ombra della Statua della Libertà.