Primo tempo: Il Milan interpreta bene la partita: pressing alto e, appena possibile, cerca la profondità con Pazzini, che al 6′ si fa parare il tiro da Brkic. Emanuelson ed El Shaarawy giocano larghissimi, nel tentativo di allargare la difesa friulana; ma la serie di occasioni da gol mette paura alla squadra di Guidolin che inizia a ripartire con frequenza, cercando spesso Renagie nel tentativo di far salire la squadra. Il Milan comunque gioca meglio rispetto le ultime uscite, Ambrosini, nonostante l’età, è fondamentale per l’equilibrio della squadra, anche perchè Montolivo e Nocerino ancora una volta deludono le aspettative. Poca la spinta anche sulle fasce, soprattutto sulla destra dove Abate è ancora in difficoltà dopo l’ infortunio. Ennesima distrazione in fase difensiva in occasione del gol del vantaggio, con Abbiati che non riesce ad anticipare Renagie ed evitare il gol che porta avanti l’Udinese.

Secondo tempo: I rossoneri bene, proprio come nel primo tempo. Al 7′ Montolivo si piazza davanti la difesa, con l’ inserimento di Boateng come mezz’ala destra. Proprio dai piedi di Boateng inizia l’ azione che porta al pareggio, con la sponda di Pazzini che viene raccolta da El Shaarawy e scaraventata in rete. Il Milan spinge, Boateng vuole riscattare le ultime prestazioni deludenti, El Shaarawy ed Emanuelson continuano a creare scompiglio fra la difesa friulana ma, ancora su calcio piazzato, Zapata stende Renagie che stava per riportare la sua squadra in vantaggio: cartellino rosso e rigore trasformato da Di Natale. Poco dopo Boateng perde le staffe: prima reagisce per il fallo di Pinzi, poco dopo ferma una ripartenza che gli costa il secondo giallo. Da li, nonostante l’inserimento di Bojan per Nocerino, l’ Udinese riesce a gestire la partita.

Considerazioni finali: la squadra di Massimiliano Allegri mostra miglioramenti rispetto alle ultime uscite, magari anche grazie al 4-3-3 perfetto sia per le caratteristiche di El Shaarawy che per quelle di Emanuelson, bravissimi nell’interpretare la partita. Altri due gol subiti su palle inattive, a dimostrazione del fatto che la difesa rossonera mostra gli stessi limiti della scorsa stagione. Con un Thiago Silva in meno.