di Ezio Azzollini
Di positivo il risultato, e per ora (e si rischia di dover dire per molto tempo) è grasso che cola.
Milan-Cagliari, così come fu per Bologna-Milan, finisce con due gol di scarto a favore dei rossoneri, ma poteva avere tranquillamente un risultato diverso, contro una squadra ancorata al fondo della classifica. Di fatto uno scontro diretto, affrontato come tale, con larghi tratti del secondo tempo che hanno offerto un copione unico fino all’espulsione di Conti: Milan arroccato dietro, Cagliari all’arrembaggio, a San Siro.
Non va, non va ancora, e la doppietta di El Shaarawi è il tappeto buono per tre giorni, sotto il quale nascondere la polvere. Una polvere che recita un bilancio di due vittorie, di tre sconfitte, e nessuna big della classifica affrontata (se tale non si vuol considerare la Sampdoria).
Di buono, il grasso che cola, che regala due-tre giorni di tranquillità vera o presunta. Sarà con tutta probabilità il destino fino a giugno. Con tanto di sottaciuto sospiro di sollievo alla quota 40 punti, al quota salvezza. Che, di questo passo, non arriverà prima di cinque giornate dalla fine. Con tutto rispetto per i sogni passati, non è una boutade: l’obiettivo 2013 sarà proprio questo.
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