– 28 settembre 2012Posted in: News
Il tecnico rossonero in conferenza stampa
In conferenza stampa alla vigilia di Parma-Milan, il tecnico rossonero Massimiliano Allegri, al rientro dopo la squalifica contro il Cagliari, ha commentato così il match di domani.
“El Shaarawy e i giovani in squadra? Se nei precedenti due anni i giovani hanno giocato è solo perché erano bravi. Questo è tutto merito del nostro settore giovanile che ha lavorato benissimo nelle ultime stagioni. Per quanto riguarda Stephan è molto migliorato, soprattutto nei movimenti senza palla. E’ un ragazzo di 19 anni ma che ha grandi qualità con la palla fra i piedi. Adesso deve solo capire che ancora non ha fatto niente perché nel calcio bisogna lasciarsi scivolare le cose addosso se si vuole arrivare in alto. Questo è un momento importante per lui, per i giovani e per tutto il Milan perché quando si è in una squadra come questa non si può pensare che sia una cosa normale. Avrò solo l’allenamento di oggi per capire la condizione dei ragazzi, soprattutto di quelli che hanno retto il match in nove a Udine. Sicuramente però posso dire che Boateng rientrerà. Bojan titolare? Può essere. Il ragazzo sta facendo bene anche perché Pazzini da quando è arrivato ha sempre giocato dopo mesi di assenza dai campi di gioco. Contro il Cagliari non è stato pericoloso in avanti perché non sono arrivati molti palloni, ma ha aiutato la squadra. Mercoledì la squadra ha fatto un buon primo tempo. Almeno fino al gol. Poi però siamo calati. Dobbiamo continuare a giocare sempre. A Udine dopo i primi 20′ la squadra si è tirata un po’ indietro. Serve maggiore serenità. Purtroppo il campo di San Siro tiene bene ma la palla non scorre. L’aspetto positivo è che la squadra lavora molto bene in fase difensiva. I ragazzi lavorano assieme. Bisogna migliorare nella gestione della palla. Il Parma? Hanno buone qualità di squadra e una difesa molto esperta. Davanti hanno Amauri che è molto esperto e Pabon che da velocità alla manovra. Servirà pazienza e attenzione e sono convinto che contro il Parma saranno determinanti i cambi visto che si tratta della terza gara della settimana. Dovremo iniziare a non prendere gol in trasferta. Stare fuori ti permette di viverla meno perché sei lontano dal campo. Allo stesso tempo però vedi meglio la gara. Non ero comunque preoccupato perché ero convinto che la squadra avrebbe fatto bene. Quando allevano il Sassuolo sono stato quattro mesi fuori e so bene come si vivono certe situazioni. Modulo? Più che parlare di moduli nel calcio sono importanti i concetti. Bisogna giocare con tecnica, capacità offensiva nei momenti opportuni e difensiva quando occorre. In questa stagione è molto più complicato fare gol perché tutte le squadre difendono molto più basse. La fase difensiva è quello che serve per fare bene in stagione. Parlando di moduli cambia poco. Tutti dipende da chi è in campo. I ragazzi stanno facendo bene come nelle passate stagioni, ma non devono farlo per me ma per loro stessi. Se le cose vanno bene nello spogliatoio vuol dire che fra loro c’è rispetto. L’allenatore deve pensare solo a fare le scelte giuste al di là di possibili “antipatie” caratteriali. Dalla mia squadra speravo di fare bottino pieno ma non ci siamo riusciti e questo vuol dire che abbiamo sbagliato. Vedo comunque un campionato più equilibrato con la Juventus che rimane la favorita, il Napoli che senza Champions League può dare fastidio, la Roma e la Lazio che sono attrezzate per competere ad alti livelli come l’Inter. Sarà un campionato equilibrato fino alla fine.
Milan con la difesa a tre? Per le caratteristiche che abbiamo potremmo anche farlo ma non possiamo improvvisare nulla. Credo poi che parlare di difesa a tre è sbagliato. Sono difese a cinque perché in fase di non possesso tutte le formazioni usano anche i due esterni. Tassotti “collaboratore fedele”? Sono parole che mi hanno fatto piacere. Mauro è una vita che è qua e ha dato tanto al Milan sia come tecnico che come giocatore. Siamo in sintonia così come con tutti gli altri elementi dello staff. Sono felice di lavorare con lui. Telefonata con Berlusconi? Dopo il Cagliari non ci ho parlato. L’importante era vincere e noi l’abbiamo fatto. Pazzini? Sono felice di quello che ha fatto finora. Giampaolo come giocatore è unico nel Milan per le sue caratteristiche al di là di Niang. Quest’anno servirà la capacità di cercare novità nel nostro gioco. Se c’è Pazzini devi giocare in un modo, senza in un altro. Eventuale sostituto? O Bojan o Niang. Flamnini? Il crociato è sempre un infortunio complicato. Torni dopo sei mesi ma ci vuole sempre un po’ per smaltire tutti i postumi. Adesso ha un’infiammazione al ginocchio operato. Per domani vediamo…Zapata? Domani ci sarà. Pato? Sta lavorando bene e sta bene. Quando rientreremo da San Pietroburgo per la Champions si riaggregherà completamente con la squadra. Da lì vedremo quali sono le sue condizioni per il derby considerando comunque che è 50 giorni che è fuori. Possibile anche che disputi un paio di partite con la Primavera prima di rientrare con noi.
Lo scarso rendimento di Abate e Nocerino? Ricordiamoci che entrambi hanno fatto l’Europeo. Abate, ad esempio, ha comunque fatto meglio con il Cagliari rispetto alle precedenti partite. Nocerino, invece, è normale che possa avere qualche difficoltà in più in fase offensiva a causa di un modo di giocare diverso rispetto alla passata stagione. Quando avremo maggiore fluidità di gioco e, magari, riavremo Robinho la situazione migliorerà. Antonio lo scorso anno ha giocato 50 partite, ora è un po’ in debito di condizione. Traorè? Mercoledì ha giocato perché lo ritenevo che avrebbe potuto fare una buona gara. Avevamo bisogno di cm a centrocampo e sui calci piazzati. Nel secondo tempo ha provato a farsi vedere, ma è normale che la prima gara a San Siro in un momento complicato come quello attuale del Milan possa avere qualche problema. Io comunque confido in lui. Boateng trequartista o mediano? Cambia poco per noi. La posizione dipende dagli altri ragazzi”.
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