Prima trasferta europea stagionale per i rossoneri
Prima trasferta europea e prima gara decisiva per entrambe le squadre. La trasferta sarà dura, sia per il lungo viaggio (quasi 2800 chilometri) sia per la pericolosità della squadra russa allenata da Luciano Spalletti. Il tecnico italiano (che molti danno come sostituto di Allegri nella prossima stagione) ha plasmato la squadra secondo il suo credo tattico, importato a San Pietroburgo, il bel calcio visto a Roma e Udine.
Dominatrice assoluta degli ultimi due campionati russi, ha vinto anche due titoli europei: una Coppa Uefa nella stagione 2007/08 e la successiva finale di Supercoppa, in cui sconfisse nientepopodimeno che il Manchester United.
Quest’anno, la squadra sembrava aver fatto il salto di qualità necessario, per battagliare anche nel massimo torneo continentale, negli ultimi giorni di mercato (per noi italiani) acquistando due potenziali campioni: Hulk dal Porto e Witsel (era anche in orbita Milan prima di trasferirsi da Rui Costa) dal Benfica. Ma l’investimento importante, sembra non funzionare in campo, infatti la squadra stenta a decollare nel campionato russo, e dopo 10 partite, si ritrova in sesta posizione distanziata 5 punti dalla capolista Anzhi, di Eto’o e compagni. Ancora più deludente è stato l’esordio stagionale in Champions League: un secco 3-0 a Malaga (nel derby petrolio-gas) che ha relegato lo Zenit nell’ultima posizione del girone.
Ma guai a sottovalutare l’avversario, tanto più che in casa, quando giocano nello stadio Petrovskiy (capienza di 21560 persone), a livello europeo, lo Zenit può vantare l’invidiabile striscia positiva di 14 partite senza sconfitta. L’ultimo club a violare San Pietroburgo fu il Real Madrid nel lontano 30 settembre 2008.
Nella sfida contro il Milan, dovrebbe mancare il jolly Danny mentre è sicura l’assenza di Semak (infortunato) e del mediano Denisov (messo fuori rosa).
GK
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