Il Milan porta a casa tre preziosissimi punti dalla Russia. Fortunati ma bravi a leggere la gara, i rossoneri hanno prevalso per 3-2 su un buon Zenit grazie anche ad un autogol nella parte finale della gara.
Ā Il Milan parte forte e interpreta alla grande i primi 25 minuti di gioco. Dopo un paio di fiammate arriva la rete. Emanuelson calcia sulla barriera ed una deviazione beffa abbondantemente Malafeev. Non ĆØ finita qua, perchĆØ il Milan spinge ed accelera sulle ali dellāuomo del momento, El Shaarawy. Proprio il giovane attaccante scardina centralmente la difesa russa e, con una grande accelerazione, fulmina lāultimo difensore e di destro batte a rete. Lo Zenit inerme osserva un Milan apparentemente rinato. Ma la partita rossonera finisce qua. Lo Zenit si riorganizza e affida le sortite offensive a Hulk, fino a quel momento in ombra. Tre grandi parate impediscono allo Zenit di riavvicinarsi nel risultato ma, proprio allo scadere del tempo, Hulk si incunea a sinistra ed infila Abbiati di potenza. Lāarbitro manda cosƬ le due squadre al riposo sullā1-2.
Ā La ripresa propone uno Zenit voglioso di recuperare ed un Milan intimorito. Dopo solo 3 minuti arriva infatti il pari: Hulk, da fermo, disegna con il mancino e Shirokov beffa Abbiati in uscita sciagurata. Il Milan non si riesce a riprendere e la spinta dello Zenit diventa costante e martoriante. Ancora Abbiati salva clamorosamente su una conclusione da fuori e il Milan ĆØ, di fatto chiuso nella sua trequarti. Nessuno si aspetta quello che accade al 75ā²: Montolivo Ā mette in mezzo una palla bassa da destra che Pazzini sfiora e Hubocan dirotta goffamente nella propria rete. proprio nel momento di maggiore sofferenza arriva il vantaggio rossonero. Mancano ancora 20 minuti ma lo Zenit, pur spingendo, non incalza un Milan arroccato in area con tre centrali difensivi. Lāarbitro mette fine alle ostilitĆ e consegna i tre punti ai rossoneri.
Ā Il Milan ha mostrato le sue vere capacitĆ nei primi 25 minuti poi ĆØ scemato come spesso ĆØ capitato in questa stagione. In generale una prova deludente per gli uomini di Allegri che, da una parte ringraziano la fortuna e dallāaltra un Abbiati piĆ¹ che decisivo. Lo Zenit avrebbe sicuramente meritato miglior destino.