Nel 3-5-2 Cassano e Guarin sono gli uomini chiave per il gioco di Strama

di Danilo Vitrò

La nuova Inter di Stramaccioni si presenta con due sostanziali novità. La prima è il ritorno alla difesa a tre, dopo il tentativo fallito della gestione Gasperini, con l’allenatore romano la squadra sembra aver trovato la giusta quadratura. I risultati per ora gli danno ragione, dal cambio tattico i nerazzurri hanno collezionato tre vittorie, due in campionato e una in Europa League. Ma entriamo nel dettaglio tattico il cambio di modulo è sostanzialmente un 3-5-2 o 3-5-1-1 che punta a diventare un 5-3-2 in fase difensiva con Zanetti e Nagatomo avanzati sulla mediana, pronti ad arretrare in protezione della linea difensiva. La caratteristica principale di questo cambio di modulo è quella di attendere in fase di non possesso per poi ripartire una volta riconquistata la palla, con le spinte laterali dei due esterni di centrocampo Zanetti e Nagatomo e le galoppate centrali di Guarin. Nel gioco ben organizzato della gestione Stramaccioni, la seconda sostanziale novità che può rivelarsi prevedibile tatticamente è il ruolo di Cassano. Apparente mezza punta dietro a Milito, il barese avrà un ruolo chiave nel gioco di Stramaccioni quello di impostare le azioni offensive, una specie di regista. Il barese gestirá la parte centrale del campo spaziando dall’area di rigore fino ad arretrare nei pressi del centrocampo, con diverse soluzioni, dalle verticalizzazioni verso Milito a le azioni più pericolose come le palle filtranti per Guarin che spesso inserendosi da dietro riparte molto velocemente in caso di contropiede. Il centrocampista centrale ex Porto, è molto dinamico quindi pericoloso se gli viene concesso troppo spazio.

L’Inter schiera una difesa a tre all’apparenza abbastanza lenta con Samuel, Ranocchia e Juan Jesus. Per contrastare questa linea a tre e i due esterni che arretreranno, si potrebbe impostare un 4-3-3 puro e nello stesso tempo più dinamico con le spinte laterali. L’Intento sarebbe quello di usare la velocitá per contrastare la manovra offensiva dei due esterni di centrocampo Zanetti e Nagatomo così da formare un 4-5-1, con la possibilità di ripartire una volta ripreso il pallone. Un 4-3-3 che a centrocampo può presentarsi con Nocerino, De Jong e Montolivo. De Jong con la sua fisicità supportato da uno dei due terzini potrebbe impedire, con un raddoppio, le incursioni di Guarin, un giocatore abile ad inserirsi e che se non viene marcato con attenzione diventerebbe molto pericoloso in caso di ripartenza. Nocerino e Montolivo oltre ad impostare la manovra in fase offensiva potrebbero essere utili per ingabbiare Cassano con un raddoppio in fase difensiva, per impedire al barese di verticalizzare verso Milito. Stramaccioni ha deciso di schierare Cambiasso come play basso davanti alla difesa, si potrebbe dire terreno fertile per la velocitá di El Shaarawy. Nel derby servirà la stessa personalità dei primi 20 minuti di San Pietroburgo, possibilmente spalmata in tutta la partita. Questa nuova Inter di Stramaccioni dal cambio di modulo ha messo in evidenza i suoi uomini chiave, Cassano e Guarin. Ha ragione il nostro allenatore contro di loro dovremo essere furbi, correggendo i nostri errori e possibilmente approfittare dei loro eventuali sbagli. Quello che Allegri dovrà curare maggiormente saranno le situazioni su palla inattiva, dove il Milan prende goal quasi abitualmente da un pò di partite a questa parte per via di una scarsa intesa nell’effettuare le mercature, che spesso provocano delle uscite fuori tempo da parte del portiere com’è accaduto contro Udinese e Zenit. Stramaccioni ha già dimostrato di conoscere diversi schemi su palla ferma quindi dobbiamo far attenzione. Certo se ritroviamo un Abbiati para tutto come quello di San Pietroburgo è una sicurezza in più per tutti.

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