Non abbiamo dovuto aspettare molto, appena qualche giornata di campionato ed ecco che davanti a tutti i tifosi milanisti e non si è palesata l’immagine, da me predetta nell’articolo “La solita prassi“, e cioè di quel famoso portiere, tal Sergio Germán Romero, detto “il ragazzino”, che durante la partita Chievo – Sampdoria ha regalato i tre punti alla squadra di casa grazie ad un suo bel paperone.
Il tiro di Di Michele, per altro senza pretese, morbido, ad altezza uomo, è passato letteralmente tra le flaccide mani del portiere blucerchiato che poi mogio mogio lo ha raccolto in fondo alla rete.
Contro il Milan,invece, il portiere blucerchiato chiuse la porta ai rossoneri risultando tra i migliori in campo grazie
alle sue prodezze, e proprio alla luce di questa prestazione, nel mio articolo citai così: “…poi c’è sempre il solito
portiere che ci ha abituato lo scorso anno a dei paperoni uno dietro l’altro e che poi contro il Milan sfoggia la sua
migliore prestazione di sempre.“
Nulla di più vero. Il Milan, come sempre, riesce ad esaltare quei giocatori non proprio brillanti, giocatori che nella loro carriera non hanno ancora avuto il loro momento di gloria. Ed allora vediamo dei veri e proprio fenomeni, contro il Milan, portieri così determinati che sembrano voler battere il record dell’ascensore umano Sebastiano Rossi con i suoi 929 minuti di imbattibilità , difensori che sembrano la reincarnazione del Mahatma, la grande anima rossonera Franco Baresi, centrocampisti degni del miglior Ancelotti e del figlio di Eolo l’uragano Frank Rijkaard, attaccanti che si trasformano in veri cecchini d’area come il Il cigno di Utrecht Marco Van Basten.
Spesso poi ci fanno sorridere le affermazioni dei tifosi avversari che parlano di un Milan fiacco che permette tutto
questo, a volte pensi che possano anche aver ragione, ma poi quando pensi alla gloriosa storia che ha avuto il Milan non puoi che comprendere appieno le prestazioni esaltanti dei fenomeni che affrontiamo, e la palese ignoranza dei tifosi avversari che non riescono e riusciranno mai a comprendere quell’inebriante emozione che sprigiona il corpo e la mente nell’avere il Milan come avversario.
di Luca Musciaglia