– 17 ottobre 2012Posted in: News
Ecco l’intervento del centrocampista rossonero
Intervenuto all’Istituto Pareto di Milano nell’ambito del progetto “Non fare autogol”, il centrocampista rossonero e della nazionale azzurra Antonio Nocerino ha parlato del suo momento attuale, della stagione rossonera e non solo.
“Doping? La fatica la combatti lavorando, l’unico modo di star bene con sé stessi è fare sacrifici e avere volontà di farlo, nessun corpo ha bisogno di alcuna sostanza. Se lavori e hai la voglia di affrontare qualsiasi cosa non hai bisogno di sostanze. Ho avuto un idolo, un riferimento: mio padre. Partendo da tutto quello che faceva, da come si comportava e quello che faceva. Mi ha sempre protetto mi ha cercato di insegnare cose positive. Ognuno di noi deve avere dei riferimenti per cercarli di seguire. Ho avuto la fortuna di fare il calciatore anche perché sapevo fare solo quello. Nonostante tutto mia madre mi ha spinto per diplomarmi ma noi giovani siamo il motore del mondo. Cercate di avere un riferimento e di ascoltarli, di rispettare e di amare coloro che vi hanno dato la vita. Sono le uniche persone che non vi abbandoneranno mai. Abbiate rispetto per i vostri genitori. Campionato e Champions? Speriamo di risollevarci, dobbiamo dare continuità a questa società. È una squadra importantissima, il club più titolato al mondo. Bisogna lavorare, vedere il Milan con quella classifica non mi sembra davvero giusto, mi impegnerò per uscire da questo momento. In Champions abbiamo fatto un buon passo avanti perché era un girone molto rognoso ma siamo stati bravi. Vogliamo raggiungere gli ottavi. Non ero Pelé l’anno scorso e non sono diventato scarso oggi. Per l’eventualità faccio anche il terzino ma è una scelta che spetta all’allenatore. Da quando è iniziato il campionato ne ho sentite di tutti i colori, lavoro in maniera tranquilla e serena. Ho giocato contro la Juve senza Ibra e ho fatto gol, vengo attaccato in maniera più forte perchè ho fatto bene l’anno scorso, lo stesso Boateng, ho il mio obiettivo, la vivo in modo sereno. Mi prenderò le mie rivincite, posso giocare alla Perrotta come giocava nella Roma dietro le punte oppure sulla sinistra. Spero che il mister possa cambiare modulo altrimenti mi adatto. Non sono stupido, in alcuni ruoli c’è gente più brava di me. Per risollevarsi serve un filotto di risultati positivi. Cerchiamo di vincere qualche partita per arrivare a marzo e tirare le somme, farlo ora non è rispettoso. Non capisco Allegri come faccia a sopportarvi, bisogna aspettare la fine del campionato e poi tirare le somme, farlo ora è poco intelligente. Scudetto? Dodici punti sono tanti ma se ci impegniamo raggiungiamo il massimo che non vuol dire scudetto ma secondo o terzo posto. Non è un organico da settimo o ottavo posto, se lo vedo in quella posizione mi sbatto con la testa nel muro, spesso pare che parliamo di una squadrata qualsiasi ma il Milan è il Milan, bisogna avere rispetto per questa squadra. Questa società ha fatto la storia e non si può dimenticare quello che si è fatto in passato. Abbiate un po’ di rispetto, non criticatela è da matti. Affrontiamo la Lazio una squadra in forma cercando di fare risultato positivo perché può essere la nostra svolta”.
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