Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata da Massimo Ambrosini al mensile Forza Milan!, nel numero di ottobre.
Dopo l’addio di tanti campioni, una stagione di transizione inevitabile. Ti sei mai pentito della scelta di rimanere al Milan?
Direi proprio di no. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, ciononostante sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta, perché ho ascoltato quello che la mia testa e il mio cuore mi suggerivano. Mi aspettavo una stagione diversa rispetto alle precedenti ma credo che nella vita sia bello e forse anche giusto confrontarsi con delle problematiche.
Non tutti i tifosi hanno apprezzato, come dimostrano certi vuoti sugli spalti.
Secondo me bisogna distinguere tra pubblico pagante e tifosi. San Siro non sarà gremito come una volta però la curva è sempre piena e questo è un dato che va sottolineato in un momento del genere. La squadra avverte il sostegno da parte dei tifosi più accaniti e avverte anche lo scetticismo generale. In ogni caso i tifosi vanno ringraziati per il loro affetto.
Cosa vuoi fare da grande?
Mi sta venendo voglia di allenare i giovani però mi tengo aperte tutte le porte. Vediamo, mi piacerebbe sicuramente rimanere nell’ambiente di questa società.
Il Milan è speciale anche in questo, nel senso che è una grande famiglia.
Si, perché ha avuto la fortuna di avere un gruppo di giocatori che si è legato a questa squadra, sviluppando un senso di appartenenza. Inoltre ha una struttura all’interno che è diversa dalle altre: io ne parlo senza cognizione di causa perché non sono andato da altre parti, ma chi ha giocato altrove e poi è venuto qui ha notato la differenza con le altre squadre. Il Milan ha un’organizzazione societaria di primissimo livello.
Il resto dell’intervista lo potrete trovare sul numero di ottobre di Forza Milan! in edicola.