Ariedo Braida martedí é stato alla National Arena di Bucarest per seguire la gara per le qualificazione ai mondiali 2014 tra Romania e Olanda vinta dagli orange 4-1. Il direttore generale della squadra rossonera, sempre attento ai nuovi fenomeni che si propongono nel panorama internazionale calcistico, ha avuto modo di ammirare le doti del terzino sinistro olandese Bruno Martins Indi.
Il laterale del Feyenoord, a soli 20 anni, appare tra i piú interessanti nel suo ruolo in ambito europeo. Braida pare fosse in Romania proprio per seguire il talento Olandese, che ha ricambiato con una prestazione eccelsa accompagnata dalla sua prima marcatura in nazionale. Portoghese di nascita, con doppia cittadinanza, ha scelto di giocare con la nazionale guidata da Louis Van Gaal, prestanza fisica e corsa, fanno di lui un terzino moderno, capace di svolgere molto bene anche il centrale di difesa.
Quindi dopo Antonelli, Peluso, Dossena, e tanti altri, ecco un’altro nome nel taccuino della dirigenza rossonera per cercare di eliminare il problema della fascia sinistra che da sempre costituisce motivo di discussione tra gli intenditori, che definiscono la corsia mancina come uno dei punti deboli della deficitaria partenza dei rossoneri. Il valore del ragazzo é indiscutibile, e il prezzo del suo cartellino (3 milioni) non sembra creare grosse difficoltá alla prudente politica societaria di risparmio della societá di via Turati. Il contratto di Martins Indi scade a giugno 2016, quindi nell’eventualitá di un vero interesse di Galliani e Braida, bisognerá fare i conti con la societá di Rotterdam, brava nel sfornare giovani talenti e ottenere delle ottime plusvalenze, come da politica del mondo calcistico olandese.
Dunque, si punta davvero ad un laterale sinistro in casa Milan, che sia Il 20enne del Feyenoord, o un altro, poco importa, la sostanza é che Mesbah, Didac Vilá e purtroppo neanche Antonini siano in grado di dare quel salto di qualitá necessario, per lo sviluppo del gioco, come accade invece sull’altra corsia dove operano Abate e De Sciglio che all’occasione viene impiegato sulla mancina, nonostante sia destro naturale, pur di non schierare i sinistri naturali.