– 19 ottobre 2012Posted in: News
Conferenza stampa pre-Lazio per il tecnico rossonero
In conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Milan, mister Massimiliano Allegri ha affrontato molti temi sull’attualità rossonera e non solo. Ecco l’intera conferenza stampa del tecnico rossonero.
Apertura dedicata ad Alexandre Pato: “E’ importante per la squadra ed è importante per lui. Sta bene fisicamente e mentalmente, ha solo bisogno di giocare per ritrovare la forma migliore. Sotto l’aspetto mentale lo vedo bene, è sereno, poi è nomale che è tanto che non gioca. Pato non è un caso particolare. La mia sensazione è che stia bene e che sarà un rientro diverso rispetto all’ultima volta ma non c’è paura anche perchè con la paura non si va da nessuna parte. Alto a destra ha fatto bene con Leonardo ma a sinistra c’era un giocatore diverso. Ora, però, è molto più punta rispetto a tempo fa”. Poi così sul match contro la Lazio: “Sarà una gara difficile sia per loro che per noi. Abbiamo 7 punti ma per quello che abbiamo fatto forse potevamo avere qualcosa in più. Domani entrambe le squadre scenderanno in campo con la consapevolezza dell’importanza del match e la Lazio sta dimostrando di avere buonissime qualità. E’ una squadra tecnica, di palleggiatori, se va in vantaggio difficilmente poi subisce, dovremo fare una partita attenta a livello tattico e tecnico. Klose non mi manca. Abbiamo giocatori che possono fare tanti gol anche se il tedesco è un attaccante ottimo. Petkovic ha capito subito il calcio italiano, è molto sveglio e ha una buona squadra adatta alle sue caratteristiche. E’ molto diversa la Lazio di Petkovic rispetto all’anno scorso. Hanno un punto di riferimento che è Klose, è una squadra tecnica e che concede molto poco”.
Poi sulla Champions: “Non stiamo andando male, abbiamo 4 punti dopo una vittoria su un campo difficile, adesso c’è questa doppia sfida con il Malaga che sarà importante”. E sul modulo: “Credo che continueremo su questo sistema di gioco ma è importante avere l’atteggiamento giusto. Pato titolare? E’ una valutazione che sto facendo anche se ci sono più possibilità che giochi Pazzini”.
Una battuta sulle parole di Adriano Galliani: “Le parole di Galliani mi hanno fatto piacere ma tutta la società ha dimostrato fiducia verso la squadra e non solo al mister. E’ un team nuovo, giovane e forse ci vuole un po’ di tempo. Certo, 7 punti sono pochi ma la squadra ha fatto buone e anche ottime prestazioni tenendo conto che dobbiamo migliorare sui gol subiti da palla ferma. Credo, però, che miglioreremo e avremo modo di far bene”. E sugli arbitri: “Degli arbitri han parlato già i giornali in settimana e basta quello. Io penso a domani e dovremo come sempre aiutare l’arbitro a sbagliare meno”.
Su Boateng e Nocerino: “Boa, sotto l’aspetto dell’impegno e dell’intensità, non si è mai tirato indietro, deve migliorare come tutti. Noce ha fatto bene a Parma, da mezz’ala ha fatto molto bene l’anno scorso, non è un giocatore perso, è importante e io so quello che mi può dare rispetto alle sue qualità”.
Poi su Montolivo: “Le sue prestazioni sono andate sempre in crescendo sin da Udine. In Nazionale può avere un po’ di liberta in più ma svolge sempre il ruolo di centrocampista. Credo che Riccardo possa ricoprire tutti i ruoli di metà campo”.
Una battuta anche su Juventus-Napoli: “Sarà una bella partita tra le due squadre che al momento giocano per lo scudetto. Ma siamo all’inizio, altre squadre possono rientrare e anche l’Inter ha tutte le carte in regola per potersi giocare il campionato”. E sul giovane Niang: “Niang è tornato oggi, anche Zapata, e li ho lasciati a casa perché non han mai visto la squadra. I fatti riguardanti il francese? Sono problemi della Francia e dell’Under 21″.
Chiusura dedicata ai miglioramenti da fare e sul sostegno dei giocatori: “Bisogna migliore in tutte le fasi, migliorare sulle palle da fermo e in fase realizzativa. Il collettivo va migliorato anche perché siamo insieme solo da due mesi. Ci sono molte partite e non è facile lavorare con calma. Fare gol, però, è fondamentale e dobbiamo essere più decisivi in questo senso. Il sostegno dei giocatori? Mi fa piacere ma non mi sorprende. Lavoro tutti i giorni con i ragazzi e insieme dobbiamo mantenere la serenità e cercare di migliorare giorno dopo giorno. Non meritiamo 7 punti in classifica ma da qui a Natale saremo in una posizione molto diversa in classifica. Adesso non possiamo parlare di scudetto o terzo posto, ora dobbiamo solo pensare a risalire. Ho detto che l’Inter può essere da scudetto perché ha grandi attaccanti e esperienza”.
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