Lodetti: “Questo è il risultato dello smembramento della squadra”

L’ex centrocampista del Milan Giovanni Lodetti ha parlato a Radio 1 della crisi del Milan, facendola risalire alla cesisone di Pirlo alla Juventus: “Alla Juventus non l’avrei mai dato, non voleva rimanere al Milan per incomprensioni tecniche ma non andava ceduto a una rivale per in un certo qual modo stimolarla. Ciò ha causato una situazione di disagio, dopo aver vinto lo Scudetto è cambiata la situazione“.

E infatti poi il Milan dopo essere arrivato secondo in campionato ha ceduto tutti i big in una volta sola, smantellando la squadra: “Le more non possono diventare uva. Sono andati via in otto della vecchia guardia. Il Milan ha preso le cose troppo alla leggeranon ci si può privare di un numero così grande di buoni giocatori. Però cinque sconfitte in otto partite fanno riflettere. Molti infortunati, molti assenti, sta andando male. Due o tre, se sono alla fine della carriera, puoi anche cederli ma non tutti. Non puoi dari via Nesta e Thiago Silva insieme, non puoi cedere van Bommel, Seedorf e Gattuso, snaturi troppo la squadra e cambi troppo”.

In più la delusione dei giocatori rimasti che dovevano rappresentare il nuovo Milan, come Boateng: ”Sono sorpreso dall’atteggiamento di Boateng, lui vuol fare la mezzala ma secondo me deve essere più libero, ciò non toglia che adesso non c’è fisicamente e non riesce a spaccare le partite. Così il Milan diventa più lento e prevedibile perché Pato è out e Robinho appena le cose si fanno un po’ più serie si fa male”.

Per l’ex rossonero la Serie B è un pericolo ancora lontano, ma serve l’atteggiamento da Milan: ”Magari si sta esagerando un po’ ma bisogna stare attenti. Ho sentito dire da Bonera che il Milan deve avere la mentalità da provinciale, ma come si fa a pensare alla provinciale quando devi giocare una gara di Champions. Bisogna entrare in campo con la mentalità da Milan altrimenti si fa dura“.

Lodetti non esclude l’esonero di Allegri, ma per adesso bisogna fare quadrato attorno al tecnico per uscire dalla crisi: “Le colpe vanno condivise ma in certi momenti fare più di così non è facile. L’ultima formazione con la Lazio non mi è piaciuta però soltanto chi non fa nulla non sbaglia mai. Allegri deve essere consapevole che la qualità del gruppo è molto basso. L’esonero? E’ logico che paghi il tecnico, non possono mandare via trenta giocatori poi in caso di opzione Tassotti bisogna che l’ex terzino sia in grado di tenere la squadra, vedremo. Non resta facile lavorare però con questo climaIl clima che si respira può incidere, vedi vicissitudini societarie. Se venisse qualcuno con i soldi, allora andrebbe molto bene, però questo è un momento in cui tutti devono rimanere attorno ad Allegri, fare squadra e cercare di tornare ai risultati”.

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