Allegri è in bilico. Intorno alla sua gestione ci sono tanti e forse troppi perchè da risolvere. Il problema non è il modulo 4-2-3-1 o il 3-4-3, il problema principale è la disposizione dei giocatori. Già la squadra qualitativamente parlando è nettamente inferiore a quella della scorsa stagione se poi si cambiano i ruoli ai giocatori che si hanno a disposizione diventa tutto più complicato. Perché dobbiamo per forza stravolgere tutto? Perché l’allenatore deve complicarsi la vita in questo modo? Non è il momento di sperimentare ruoli alternativi, così facendo si continueranno a perdere punti per strada. Lasciamo quelle poche certezze che sono rimaste in questa squadra. Per intenderci Costant non è e non sarà mai un terzino lo ha dimostrato ampiamente nella partita di Champions contro il Malaga, è semplicemente un centrocampista.
Perché ostinarsi a mettere Montolivo nel ruolo di mezz’ala prettamente difensiva? In Nazionale fa goal perché Prandelli, già ai tempi della Fiorentina, lo metteva come centrale offensivo a ridosso delle punte. Questo Milan non può dipendere solo dalle giocate di El Shaarawy, serve un gioco di squadra, servono più giocatori che vadano in goal, nel calcio moderno non possono essere solo gli attaccanti ad insaccare a rete.
Perchè in ogni benedetta partita si devono sempre cambiare i difensori centrali? Possibile che in 11 partite disputate non si riesce a trovare una coppia fissa titolare?
Perchè non si schiera un vero tridente offensivo fatto da tre attaccanti come El Shaarawy, Pato e Bojan sin dall’inizio? Nelle ultime due partite contro Lazio e Malaga il tridente offensivo, subentrato a partita in corso, ha fatto la differenza, non tanto a livello di punti in classifica ma a livello di occasioni da rete, certe venivano concretizzate e certe no, però si vedeva che era tutta un’altra musica.
La difesa a tre può aver dato maggiore copertura a livello difensivo ma ha prodotto poco o niente in fase offensiva. Forse perché lo si interpreta in un modo sbagliato, si pensa più a difendere che ha costruire delle palle goal. Tra i tanti perché c’è ne uno in particolare: perché questo Milan con Pazzini davanti, gioca alla stessa maniera di quando aveva Ibrahimovic? Parliamoci chiaro Ibra è un giocatore che faceva reparto da solo, in poche parole una volta arrivata la palla lunga faceva tutto lui a volte faceva da assist men e a volte concludeva direttamente a rete, Pazzini è l’esatto opposto ha bisogno di un maggiore supporto. Perché allora si continua a giocare col “Milan catapulta”? Quello fatto da lanci lunghi lenti, prevedibili che molto spesso vanno all’avversario.
Se si vuole giocare col 3-4-3 bisogna disporsi in campo più corti e compatti tra le linee di reparto un pò come fa il Napoli, giocando di rimessa per poi ripartire in contropiede in modo lineare, soprattutto durante le situazioni di palla inattiva quando l’avversario tende a schiacciarsi sulla nostra metà campo. Quelle rare volte che si cercava di ripartire il portatore di palla non era mai assistito lateralmente. Se si vuole ripartire palla al piede bisogna avere almeno altri due giocatori che vadano in sovrapposizione al portatore di palla formando una linea a tre o a cinque se ripartono anche i terzini. Perché questa squadra quando deve costruire una manovra offensiva è statica? Il portatore di palla al 90% delle volte non sa mai a chi dare la pallone, non c’è movimento senza palla e di conseguenza nessuno si sgancia per dare supporto in fase di possesso palla.
Serve una scossa all’ambiente e tocca all’allenatore darla. La squadra entra in campo dando l’idea di improvvisare molto a livello tattico, non ci sono triangolazioni, non ci sono sovrapposizioni sulle fasce, non ci sono scambi, non c’è nessun movimento programmato che possa dare l’idea al tifoso che questa squadra disponga di un gioco, c’è solo molta individualità. La triste realtà è che in questa squadra c’è solo El Shaarawy un giocatore che fa entrambe le fasi di gioco, batte i calci d’angolo e fa goal, è inammissibile concentrare tutto su di lui. A che serve continuare a cambiare modulo se poi quando si schiera Pazzini la situazione non cambia? Continua ad essere un giocatore completamente estraneo al resto della squadra, non c’è un sistema di gioco che esalti le sue capacità. Si è arrivati al punto di obbligare Pazzini ad arretrare in difesa nella speranza di avere la palla quando poi non lo ha mai fatto in vita sua semplicemente perchè non rientra nelle sue caratteristiche, lui è più un giocatore d’area di rigore. Tanto vale era meglio tenersi Maxi Lopez che rispecchiava maggiormente l’attaccante di movimento nelle due fasi di gioco.
Ormai si può dire che la stagione è compromessa, perché allora non tentare di lanciare il giovane portiere Gabriel nel grande palcoscenico della Serie A? Insomma è sotto gli occhi di tutti, Abbiati è un periodo che va a farfalle e con le sue uscite a vuoto su palla inattiva il Milan ha subito una valanga di goal. Amelia dimostra i suoi limiti nei tiri a distanza. Perché allora non tentare con Gabriel? Ha personalità, è giovane, vale la pena tentare.
Perchè nelle situazioni su palla inattiva si continua a marcare a zona e non a uomo?
Sono tanti i perché e purtroppo finora le risposte a queste domande ce le ha date il campo con sconfitte a raffica e goal subiti dal primo che passa. La squadra non sarà eccelsa ma l’allenatore con le sue scelte tattiche ci sta mettendo del suo per complicare la strada verso una stagione tranquilla.