Chiriches, Cigarini, Villa e Peluso: le 4 mosse del mercato rossonero

Classifica malsana? Pronte le contromosse di gennaio, per il Milan. Ovviamente, a basso costo, e senza disdegnare a priori qualche altra cessione buona per rinvigorire le casse societarie.

Obiettivi? La massimizzazione del ringiovanimento della rosa, e lo sfruttare a dovere le (poche) occasioni che il calciomercato invernale offrirà.

Cominciamo dal reparto che, numeri alla mano, e più che altro per la cattivissima situazione degli altri, sembra quello più in salute, o, forse, meno malaticcio: il centrocampo. Montolivo pare aver trovato la giusta posizione in campo al fianco di 1/2 intermedi in grado di coprirgli le spalle: ruoli, questi, che ricadranno sulle spalle di De Jong, Ambrosini e soprattutto dell’appena rientrato Muntari, che Allegri considera alla pari dei titolari. Chi invece potrebbe salutare il Milan già a gennaio potrebbe essere Mathieu Flamini, anche contro il Palermo autore d’una prestazione assolutamente sotto le aspettative, e che già a luglio sembrava ad un passo dall’addio. E se Nocerino potrebbe anche esser “riciclato”, in virtù dell’ennesimo cambio di modulo, in una posizione diversa da quella che preferisce, la necessità impellente è quella di portare a Milano un giocatore in grado di spullire alla pochezza della manovra di costruzione. Per questo si lavora da settimane all’acquisizione di Matuzalem, in rotta con la Lazio, subito, per poi a giugno vestire di rossonero Cigarini.

La prime alternativa, sempre a costo zero (o quasi), si chiama Tymoshchuk: esperto mediano ucraino in scadenza il 30 giugno del 2013. Sempre a giugno, se non ancor prima, verrà (s)venduto il cartellino d’un altro parametro zero che non ha convinto nessuno: Bakaye Traorè.

Sugli esterni, fermo restando la futuribilità a destra del giovane De Sciglio, Abate è ancora una garanzia: gli sforzi verranno quindi concentrati sulla mancina, dove per un Mesbah che finalmente accetterà le destinazione propostegli (Palermo e Torino) , finalmente potrebbe esser messo in porto l’affare Peluso, che Galliani cercò di soffiare alla Dea nell’ultimo giorno di mercato. La decisione dell’algerino di restare al Milan, però, bloccò tutto.

Questione difesa: in pole per sostituire gli altalenanti Acerbi e Zapata, e soprattutto l’onerosissimo contratto di Mexes, c’è il rumeno Chiriches, 23enne ma già robusto stopepr rumeno dello Steaua, cercato anche dall’Inter ma per il quale recentemente il suo agente ha confermato un interesse da parte dei vertici di via Turati. Rischia di sfumare definitivamente Yanga-Mbiwa: vicinissimo in estate, di recente il francese ha dichiarato che andrà sì via dal Montpellier, ma prima rinnoverà per poter far guadagnare qualcosa al club che l’ha cresciuto come professionista.

In avanti chi sembra in odor d’addio sembra proprio Robinho, detentore d’un altro ingaggio onerosissimo (circa 4 mln netti) per le certo non sfavillanti casse rossonere, e per il quale ancora una volta il Santos preme: l’ultima offerta è di 9 milioni, che per un quasi 29enne non certo autore d’una storia calcistica di prestigio in rossonero, sono quasi irrinunciabili.

D’altra parte lo scoppio definitivo di El Shaarawy e l’ estenuante voglia di puntare ancora su Pato, oltre che l’ingente somma di danaro sborsata per Pazzini (Cassano + conguaglio) lasciano poco spazio al brasiliano.

Spazio che invece cerca, e cercherà, ancora, Bojan: lo spagnolo, però, a fine anno rientrerà sicuramente a Barcellona. La somma relativa al riscatto del n° 22 concordata coi blaugrana – quasi 20 milioni – è fuori budget per la politica rossonera. L’unico nome di spessore internazionale, orbitante in aria Milan, al momento, è l’altro blaugrana David Villa, di cui il Barcellona potrebbe tranquillamente fare a meno. Il suo cartellino, però, costa non meno di 20 milioni: somma che il Milan troverebbe solo in caso di cessione di Prince Boateng, per il quale il Bayern già negli scorsi mesi era disposto a fare follie, e che se anche non varrà oggi i 25 milioni offerti all’epoca dai tedeschi, sarebbe comunque piazzabile a non meno di 18.

Ultima notazione, per ciò che riguarda i portieri: uno tra Abbiati ed Amelia a fine stagione andrà via. E mentre il giovanissimo Gabriel scalpita in attesa della sua occasione, l’unico portiere di cui si parla in Via Turati da qualche settimana è Mattia Perin. Volto nuovo, ma soprattutto giovanissimo, d’un Milan che avrà deciso sì di rinascere, ma che per il momento, sulla sua strada, ha raccolto poco. Anzi, pochissimo.

 Alfredo De Vuono

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