Cesare Maldini, ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha analizzato la situazione di casa Milan: “Sono andati via due giocatori che erano fondamentali, tanti altri hanno smesso ed altri sono stati avvicendati, c‘è stata una rivoluzione e non è facile dare un assetto alla squadra. Ad un certo punto la squadra sembrava in ripresa, ma la sconfitta con la Fiorentina ha riportato tutti con i piedi per terra evidenziando nuovamente i limiti della squadra.”
Le responsabilità di questa crisi sono molteplici e la colpa non è da addossare al mister, anzi: “Nel calcio alla fine vanno sempre in campo i calciatori, ognuno di loro vive determinati periodi, momenti positivi ed altri negativi. Bisogna però essere positivi, per questo è importante la scelta della società di ribadire la fiducia all’allenatore.”
Ora la squadra rossonera affronterà tre partite decisive e tremendamente difficili: “Ci sono le sfide con Napoli e Juventus intervallate dalla gara di Champions con l’Anderlecht. In queste tre partite può succedere di tutto, nel calcio non si può mai dire l’ultima parola. Certo, al San Paolo sarà dura: il Napoli è una grande squadra, organizzata, in casa concede poco e ci sarà bisogno di uno scatto d’orgoglio da parte dei rossoneri per fare risultato.”
Fonte: Tuttomercatoweb.it
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