Clima incandescente in casa Milan. La visita di Berlusconi è arrivata nel momento più difficile della stagione e forse di tutta la sua proprietà. Ma bisognerà vedere se l’incontro a Milanello ha avuto gli effetti desiderati.
Di sicuro, è un Milan a pezzi. Secondo la Gazzetta dello Sport, lo scorso martedì, il tecnico Massimiliano Allegri (nella foto), avrebbe rivolto le seguenti parole ai suoi giocatori.
“Il problema non sono le gambe ma la testa – ha detto l’allenatore stando a quanto riporta il quotidiano rosa -. Per voi che si perda o si vinca non fa differenza. Ma al Milan ciò non deve succedere. Così andiamo in Serie B“. Riferendosi alla sconfitta casalinga contro la Fiorentina, Allegri avrebbe detto: ”Non ho visto un contrasto in venti minuti di gioco. Voi non ci siete con la testa”.
Parole durissime, quelle di Allegri, ma che ci trovano assolutamente d’accordo. Va bene che la squadra si è indebolita rispetto alle scorse stagioni con gli addii di Cassano, Nesta, Inzaghi e soprattutto Ibrahimovic e Thiago Silva. Ma la classifica dei rossoneri è vergognosa se si pensa a chi veste questa maglia. Da Pato a Boateng, da Abbiati a De Jong, da Robinho a Bojan, parliamo di gente che in carriera ha vinto scudetti e coppe a volontà.
La Juventus è superiore e forse anche l’Inter. Ma la rosa del Milan sarebbe competitiva per il terzo posto. Invece la squadra è lenta, molle, spesso demotivata. Difficile dire se sono più pietose le condizioni fisiche o quelle psicologiche. Nessuno sembra seguire più Allegri, ognuno gioca per conto suo, a partire da Pato e Boateng, i due emblemi di questa stagione disastrosa.
La svolta è ancora possibile? Difficilissimo, quasi improbabile. Allegri non ha più il controllo della situazione, anche se non ha alcuna intenzione di dimettersi. Grazie a un ricchissimo contratto fino al 2014, il tecnico è in una botta di ferro. E comunque, per correttezza, va detto che le colpe di Allegri non sono maggiori di quelle dei giocatori e della dirigenza.