Ieri sera, contro l’Anderlecht, Alexandre Pato ha siglato il suo secondo gol stagionale. Una rete per la verità molto semplice e giunta nel finale di partita. Ma per un attaccante, si sa, andare a segno, in qualunque modo, è fondamentale. Ci si aspettava che il brasiliano gioisse, con tutta la squadra, per la qualificazione raggiunta. E invece il papero ha fato scoppiare una sorta di bomba di mercato. “Sono deluso – ha detto – voglio giocare di più, devo parlare subito col mio agente per decidere il mio futuro”.
Ma da cosa dipende la rabbia di Pato? Il brasiliano, stando a quanto riferito oggi da Studio Sport, già contro il Napoli doveva essere titolare. Allegri all’ultimo momento aveva cambiato idea e gli aveva promesso che sarebbe stato subito in campo in Champions League. Ma così non è stato, visto che il sudamericano è entrato nell’ultima mezz’ora.
La scelta di Allegri, comunque, è assolutamente condivisibile. Al di là della rete, Pato è apparso ancora lontanissimo da una forma fisica accettabile. Non sarebbe in grado di disputare 90 minuti ad alti livelli, ma anche nei semplici spezzoni di partita va in difficoltà. Ieri, fra l’altro, il papero ha sentito delle noie muscolari e dunque potrebbe fermarsi ancora.
Il suo agente, Gilmar Veloz, tornerà presto in Italia per cercare di risolvere la questione. Queste le sue parole. “Pato ha i suoi motivi per dire certe cose. Vogliamo capire e valutare bene la situazione con il Milan, per adesso aggiungere altro sarebbe superfluo perché rischierei di dire cose inesatte. Martedì – ha detto il manager del sudamericano a Tmw – arriverò in Italia, parlerò con Alexandre e con il Milan e poi valuteremo cosa fare. Se potrebbe andare via dal Milan? Non lo so, ne riparliamo dopo martedì”.
L’intenzione di Pato, contratto in scadenza nel 2014, appare chiara. Ma se un anno fa c’era un club, il Psg, disposto a offrire fino a 35 milioni di euro per il suo cartellino, oggi non ci sono proposte. Pato pensa forse che sarebbe titolare da qualche parte nelle sue precarie condizioni? Misteri del calcio.