Stephan El Shaarawy ha rilasciato una bella intervista al Corriere della Sera. Il Faraone ci ha tenuto a ringrazie l’uomo che gli ha dato fiducia e gli ha permesso di esplodere: “Viste le cessioni eccellenti si sapeva che quest’anno avrei avuto più spazio. A me è servito per fare passi importanti. Il mister ha avuto una parte fondamentale nella mia crescita, soprattutto l’anno scorso la sua gestione è stata impeccabile. Ha sempre trovato il momento giusto per mandarmi in campo, decidendo quando fosse meglio farmi giocare dall’inizio o quando farmi partire dalla panchina. Quest’anno poi mi ha dato molta fiducia. Io non ho iniziato benissimo il campionato. E lui, nonostante tutto, non mi ha messo in discussione, così io l’ho ripagato“.
Un altro grazie va al Milan e al suo tanto discusso staff medico: “All’inizio della stagione scorsa, quando per l’ennesima volta mi sono dovuto fermare per una tendinopatia al ginocchio. Lì ho temuto di dovermi operare, ero preoccupato. Poi però ho fatto due mesi di rinforzo muscoli e gambe e tutto si è risolto. Il Milan mi ha rimesso in sesto“.
El Shaarawy ha poi parlato con piacere del suo ruolo di leader e di idolo dei tifosi: “Le responsabilità non mi pesano, mi stimolano. Non sento le pressioni, ho la fiducia di tutti, compagni, società e piazza. In più c’è la squadra che mi sta aiutando a fare grandi cose. Il merito è dei miei compagni. Questo però è solo l’inizio, devo fare sempre meglio, non mi posso accontentare. Anche se poi non è facile tenere i piedi per terra, anzi è facile cadere in qualche tentazione”.
Capitolo capelli: “Il mio parrucchiere si chiama Salvo e lavora ad Arenzano, vicino a Genova. Appena posso vado a farmi delle aggiustatine. Ibra minacciava di sorprendermi alle spalle per tagliarmi la cresta, lui scherzava. Io gli ho sempre detto che la cresta non si tocca”.
Milan-Juve da sogno per Stephan El Shaarawy: “Immagino una bella vittoria. Se poi dovessi segnare, magari sotto la Curva Sud, sarebbe ancora più bello. Quella di domani è una partita straimportante per la classifica ma anche per la nostra crescita come squadra. Una vittoria domani non avrebbe prezzo“.