Chi l’avrebbe detto, dieci giorni fa? Allegri era in bilico, il Milan era in zona retrocessione e la stessa qualificazione agli ottavi di Champions League era in dubbio. In tre partite s’è ribaltato tutto. I rossoneri si sono qualificati in Europa e hanno poi battuto la Juventus, scalando la classifica di Serie A.
Berlusconi dice che bisogna proseguire su questa strada, quella cioè dei giovani. Ieri, ad esempio, c’erano in campo due Under 21 come El Shaarawy e De Sciglio, mentre Pato è rimasto ancora una volta fuori per infortunio. Il presidente si è soffermato proprio sul brasiliano: “Pato ha subito incidenti che arrivano dalla sfortuna. Ora deve trovare la forma fisica, di uscire dalla paura, dal timore di ricadere in un incidente: speriamo di riaverlo come star di prima grandezza, da star da 40 milioni di euro. Montolivo è il nostro nuovo Pirlo, ha la classe per essere il nostro capitano. El Shaarawy? Non ci sono metri di paragone per lui, è una scoperta ed una sorpresa. Dovremo fare una squadra per un nuovo ciclo, una squadra fatta di giovani: non dobbiamo comprare giocatori sopra 22-23 anni, per costruire un nuovo ciclo. Poi ogni anno si può comprare il numero uno al mondo in un preciso ruolo, ma adesso dopo 26 anni dobbiamo avere pazienza per almeno tre anni”.
Al termine di Milan-Juventus, Berlusconi ha anche parlato del capitolo allenatori, confermando la sua ammirazione per Guardiola: “A chiunque piacerebbe uno come lui, anche se io non ho mai avuto un contrasto con Allegri. Van Basten ci ha segnalato un giovane olandese e ha condiviso la nostra decisione di ripartire dai giovani. Marco allenatore del Milan? Non è da escludere niente, ora è a metà classifica, sta facendo l’allenatore in Olanda. Mi piace l’idea di avere tecnici nati in casa, come Ancelotti e Capello. Inzaghi? Non so ancora cosa abbia fatto, deve fare la gavetta, ma la sua vita è il calcio – ha concluso Berlusconi. – Di questo sa tutto, può essere un possibile allenatore del Milan del futuro”.