La sua prima stagione al Botafogo è al termine ed è tempo di bilanci: Clarence Seedorf in un’intervista al Giornale si racconta a 360 gradi e analizza il momento del Milan. “Il Milan è sempre vicino, continuo a seguirlo. Sono stati 10 anni indimenticabili. Io cerco di vivere al massimo ogni esprienza che faccio, non ci sono spazi per i rimpianti. Il Milan è dove sono contento di essere stato, dove sono cresciuto anche come persona. Solo che in quel momento non mi convinceva più il progetto e ho deciso di cambiare. Una scelta importante e giustissima. Ma non per le vittorie, che sono state tante e che nessuno potrà mai dimenticare. Piuttosto perché sono stati 10 anni di grandissimi momenti umani e credo di aver lasciato qualcosa di importante”.
La squadra rossonera è in un momento di difficoltà generale, nnostante gli ultimi risultati positivi: “Premesso: io lo seguo da lontano. Però sono certo che ha una rosa superiore alla sua classifica e si riprenderà. Ci vogliono pazienza e pianificazione. Nel mondo ormai solo 3-4 club continuano a buttare soldi come se nulla fosse. La società mondiale è in crisi e va rispettata, sperperare denaro è un insulto, in questo momento in piu non aiuta di certo il calcio. E poi avere i migliori non sempre vuol dire vincere.”
Il tasto dolente in questo momento è la crisi di Pato: “Io non posso parlare dei suoi problemi attuali, anche se mi sembra che abbia fatto gol giusto un paio di partite fa. Dico solo che lui è un grandissimo talento: vi assicuro, io qui in Brasile non ho visto tanto di meglio.”
Infine una chiusura sugli avversari di sempre, la Juventus e l’Inter: “La Juve grazie alla pianificazione e allo sviluppo dello stadio avrà un grande vantaggio economico sugli altri, dato anche dal tempismo con cui si è mossa: già l’anno scorso dissi che sarebbe stata la squadra da battere per i prossimi 5-6 anni. L’Inter invece non credevo potesse essere già tra le prime, ha cambiato molto. Alti e bassi sono normali, ma la squadra c’è.”
Fonte: Ilgiornale