Per il presidente dell’Aia, Nicchi, il rigore tanto discusso di Milan-Juventus era da assegnare: “In campo era da fischiare. Da spettatore dico che si è discusso per ore sull’anatomia di un braccio, dove inizia e finisce l’ascella. Ci vuole una cultura sportiva nuova. L’arbitro decide in una frazione di secondo. La moviola è un’altra realtà. Metterle a confronto le due cose non ha senso.”
Un plauso va però fatto al portiere dei bianconeri che ha subito smorzato le polemiche: “Ho sentito dei commenti di grande buon senso. Le parole di Gigi Buffon sono da rimarcare. Si può ancora parlare di calcio senza buttarla in gazzarra e soprattutto dare un esempio positivo ai giovani: perdere fa parte del gioco,come le decisioni dell’arbitro. E vi chiedo: non è più bello così? La gente è stufa di polemiche.”
Infine una battuta sugli arbitri di porta: “Gli arbitri addizionali sono indispensabili perché il calcio è cambiato. Oggi un Rivera si ritroverebbe a mal partito, come i fischietti di un tempo. Compreso il sottoscritto. E poi si parla senza conoscere i dati: da inizio stagione sono state prese 35 decisioni dai giudici di porta, 31 corrette. Occorre solo perfezionare i meccanismi: Collina all’Uefa ci ha messo tre anni. Vedrete che altre federazioni ci seguiranno. Anche perché la tecnologia, a parte il gol non gol, probabilmente non passerà mai.”
Fonte: Gazzetta dello Sport