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A San Siro per la gloria, per qualche denaro e perchè l’Europa che conta non si disdegna mai. Il Milan affronta l’ultima partita di un girone di Champions League che ha già espresso quasi tutti i suoi verdetti: i rossoneri sono già qualificati per gli ottavi assieme al Malaga (primo nel girone). L’avversario di turno è lo Zenit, sconfitto all’andata per 3 a 2, che si gioca ancora il posto in Europa League con l’Anderlecht.
Allegri conferma il 4-3-3, che sta ben rendendo nelle ultime settimane, ma cambia 9/11 dei giocatori scesi in campo contro il Catania. Confermati solo Acerbi e De Sciglio. In attacco Allegri lancia un inedito tridente composto da Boateng, Bojan e Pazzini. Modulo speculare per Spalletti che dovrà rinunciare a Kerzakov, ma potrà contare sul talento e sulla potenza di Hulk. Arbitra il francese Chapron.
Il Milan si precipita subito in attacco e al quarto minuto Bruno Alves affossa platealmente Pazzini in area, ma l’arbitro non concede un rigore piuttosto solare. Lo Zenit tenta una timida reazione al ventesimo, ma la fuga a rete di Hulk è magistralmente fermata da Zapata. Lo stesso Zapata, un minuto dopo, va vicino al gol su azione da calcio d’angolo. Il Milan tiene il pallino del gioco ma tenta vanamente il gol con due tiri dalla distanza di Flamini ed Emanuelson. Al 33′ De Sciglio crossa bene sul secondo palo ma Mesbah, totalmente libero, stacca male e spreca un’ottima occasione. Passa un minuto e a sorpresa passa in vantaggio lo Zenit: Danny sfrutta una palla vagante in area e trafigge Abbiati. Cinque minuti dopo, Bojan tenta l’eurogol in rovesciata dopo una respinta di testa di un difensore della squadra russa. Al 45′, su calcio piazzato dalla trequarti, Pazzini gira di testa ma non trova la porta. Dopo un minuto di recupero, il non impeccabile arbitro Chapron fischia la fine del primo tempo.
Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 che hanno disputato i primi 45 minuti. Al 52′ ottima azione del Milan: Acerbi parte dalla difesa, salta tre uomini e allarga per Boateng che tenta un tiro-cross sfiorato da Pazzini, ma Malafeev compie un grande intervento ed evita il pareggio. Il Milan fa la partita e lo Zenit gioca di ripartenze. Al 60′, dopo aver recuperato un pallone a metà campo, Bojan tenta un tiro da distanza siderale ma il pallone finisce alto. Cinque minuti dopo ci prova anche Boateng dalla distanza ma l’esito non cambia. Al 74′, bella giocata con protagonisti Bojan e Robinho: lo spagnolo si allunga il pallone e, sul rimpallo con un difendore russo, Pazzini non ci arriva di un niente. All’83′ Robinho tenta un destro a giro sul secondo palo dal limite dell’area ma la palla termina di un niente fuori. Passano 2 minuti ed è il neo-entrato El Shaarawy a tentare una conclusione a rete che sfiora il palo. Al 93′, su azione di contropiede, il Milan sfiora il raddoppio e Abbiati compie un miracolo. Il Milan le tenta tutte ma il risultato non cambia e dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Lo Zenit vince 1 a 0.
I rossoneri disputano una buona partita ma arriva un’immeritata sconfitta. Ai russi di Spalletti basta un tiro in porta nel primo tempo per tornare a San Pietroburgo con il pass per l’Europa League. Agli uomini di Allegri si può rimproverare poco ma “ai piani alti” questa sconfitta non sarà di certo molto gradita. Ai rossoneri adesso non resta che attendere l’esito del sorteggio in programma il 20 Dicembre a Nyon.
Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Acerbi, Mesbah (65′ Robinho); Flamini (80′ El Shaarawy), Ambrosini, Emanuelson; Boateng, Pazzini, Bojan (90′ Petagna).
A disp. Gabriel, Yepes, Nocerino, De Jong. All. Allegri.
Zenit (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Bruno Alves, Lombaerts, Hubocan; Semak (91′ Lumb), Denisov, Shirokov (88′ Kanunnikov); Witsel, Hulk (80′ Zyrianov), Danny.
A disp. Baburin, Zuev, Evseev, Djordjevic. All. Spalletti.
Arbitro: Tony Chapron
Marcatori: Danny (35′)
Ammoniti: Flamini, Robinho (M); Lombaerts, Hulk, Bruno Alves (Z)
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