Il Mancio si appella a San Mario: ”Io credo nei miracoli”. E il Milan è in agguato.

Il confronto a muso duro (per usare un eufemismo) tra Roberto Mancini e Mario Balotelli durante l’allenamento dei Citizens tenutosi ieri, non sembra aver lasciato strascichi, almeno ufficialmente. Mancini, infatti, a bocce ferme, ha ridimensionato l’accaduto: ”Mario ha commesso un brutto fallo su un suo compagno dimostrando una cattiveria agonistica che preferirei vedere in partita. Gli ho ordinato di abbandonare il campo. Lui si è rifiutato e ho provato a portarlo via letteralmente. E’ finita lì. Certe cose possono succedere”.

Acqua sul fuoco, dunque, ma il fatto che l’ennesima Balotellata avvenga nel giorno stesso della cessione di Pato al Corinthians potrebbe non essere una casualità. L‘avventura di SuperMario a Manchester sembra giunta agli sgoccioli e ogni capriccio potrebbe essere buono per abbassare di qualche milione le pretese del Manchester City.

Del resto, se la cessione di Robinho al Santos (operazione a cui sta lavorando in Brasile lo stesso Raiola) dovesse andare in porto, il passaggio in rossonero del bizzoso attaccante potrebbe non essere tanto arduo. Il suo agente, in passato, ha condotto e portato a termine trattative ben più difficili, su tutte quella che ha permesso al Diavolo di assicurarsi Zlatan Ibrahimovic  un anno dopo il suo trasferimento al Barça. Non ci sarebbe da stupirsi, dunque, se Raiola aiutasse Galliani a cedere Robinho solo per liberare più velocemente un posto per il suo assistito.

La storia d’amore tra il Manchester City e Balotelli è in dirittura d’addio. A meno del ”miracolo” auspicato dal Mancio.

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