Berlusconi prosegue parlando dei progetti per il nuovo Milan e di come sarà la squadra dopo la ricostruzione. Che tipo di Milan devono immaginarsi i tifosi? “Un Milan vincente con la stessa missione di allora: essere padrone del gioco e del campo. Che affronti gli avversari rispettandoli, che sia consapevole che i giocatori diventano esempi per i tifosi e per i giovani. Puntare sempre a risultati eccezionali in Italia e in Europa. Coi tempi attuali di crisi serve un po’ di pazienza. Credo che la linea di cercare i migliori giovani ci potrà portare a ottenere risultati tra tre o quattro anni“.
Sull’ affare Ibra e Thiago Silva: “Io normalmente non dico bugie. Essendo vecchio non ho la memoria da giovane, me le scordo e faccio brutte figure. Preferisco non rispondere. Recentemente dissi che non si doveva parlare della cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva, poi cambiarono le cose: i conti sarebbero stati messi in attivo di 140 milioni in tre anni. Dato che le tante partenze di campioni non avrebbero permesso comunque di vincere subito, abbiamo ritenuto di prendere la decisione giusta. Non ho trovato critiche a questa scelta a fronte del momento economico. Non abbiamo trovato alternative che facessero al caso nostro”.
Su Tevez e sull’ affare sfumato all’ ultimo: “Io non ho mai cambiato idea su Tevez. Galliani pensava di ottenere condizioni che potessero farmi cambiare idea”.
E infine capitolo Pato: gli viene chiesto se si è pentito di non averlo ceduto un anno fa e se lui sue visite a Milanello rientrano in una strategia politica: “Non faccio questi conti. Io partecipo alla politica costretto dalla situazione. Per me Pato era incedibile. Pensavamo di poter contare su di lui come un campione. Poi ci sono stati tutti questi infortuni e lui ha sentito il desiderio di cambiare aria e tornare a casa, dove gli hanno assicurato la guarigione”.
E poi non esclude, anzi è convinto che tornerà a vestire la maglia rossonera: “Fra un anno, un anno e mezzo Pato tornerà al Milan. Una serie di infortuni ha creato un certo distacco fra lui e l’establishment di Milanello. L’accordo è stato che lui va là, ci rimane un anno, un anno e mezzo e poi torna al Milan. Questo è quello che mi ha detto abbracciandomi l’ultima volta che ci siamo visti, ad Arcore”.
spero che pato ritorni bello guarito. la sua prima scelta in europa sarebbe il milan