Vincere per dimenticare Torino e cominciare alla grande il girone di ritorno

13 Gen 2013 20:45
Serie A TIM 2012-2013

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Il Milan apre il suo girone di ritorno con l’insidiosa trasferta di Genova in casa dei blucerchiati; bisogna vincere per proseguire la risalita in campionato e dimenticare l’eliminazione dalla Coppa Italia.

13.01.2013 01:14 di Davide Bin  articolo letto 54 volte

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Inizia il girone di ritorno e per i rossoneri è già tempo di rivincita: ad agosto il Milan cominciò in modo pessimo il campionato, con una sconfitta casalinga contro i blucerchiati e, forse, quel risultato negativo condizionò pesantemente una squadra già di per sè smarrita e con poche certezze, creando ancor più difficoltà e influendo in modo negativo su un ambiente (tifosi e opinione pubblica) già molto scettico nei confronti di una rosa impoverita per le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic e per gli addii di tanti senatori. Un girone dopo la situazione è sicuramente migliorata: il Milan è settimo in classifica, non si parla più di rischio retrocessione o di campionato assolutamente fallimentare come sembrava dopo qualche giornata e si sogna di riagganciare la zona Europa e, perchè, no addirittura di tentare la qualificazione alla Champions League; merito di una serie di risultati positivi (sconfitta di Roma a parte) e di buone prestazioni, anche se non tutto va come dovrebbe, visto che spesso e volentieri il Milan regala i primi tempi agli avversari, gioca con il coltello fra i denti solo la ripresa e ciò costringe a rimonte affannose o a prolungate sofferenze fino all’ultimo secondo, come avvenuto proprio domenica scorsa nella partita contro il Siena che ha chiuso il girone di andata. Nel frattempo è arrivata anche l’eliminazione dalla Coppa Italia nella partita contro la Juventus e i rossoneri hanno dovuto dire addio a un obiettivo stagionale, che di solito è il terzo in ordine di importanza, ma che in quest’annata tribolata e complicata poteva essere il primo e unico, visto che difficilmente il Milan potrà fare tanta strada in Champions e sicuramente non potrà vincere lo scudetto. Si tratta, quindi, di una delusione solo parzialmente mitigata dalla buona prestazione in casa della squadra più forte nel panorama calcistico italiano; il Milan ha giocato alla pari con i bianconeri ed è uscito a testa alta, i 14 punti di distacco in classifica sul campo non si sono visti e per questo Allegri si è detto soddisfatto e contento della prestazione, ma, ovviamente, non del risultato. Uscire ai supplementari contro la Juventus, sfiorando il gol che avrebbe portato la sfida alla lotteria dei calci di rigore non è certo un’umiliazione e ciò deve dare coraggio e autostima in vista del prosieguo della stagione. L’unico aspetto positivo dell’eliminazione è il fatto di avere ora un mese abbondante senza impegni infrasettimanali, con la possibilità di lavorare con serenità e tranquillità per tutta la settimana, con la sola partita di campionato da affrontare nel week-end; certo tutti avremmo preferito un paio di sfide in più contro la Lazio in questo mese di gennaio, cioè le due semifinali di Coppa Italia, ma cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e speriamo che ciò serva almeno per realizzare quel filotto di vittorie in campionato che Allegri auspica e desidera e che quasi sicuramente permetterebbe di recuperare punti e posizioni in classifica, visto che davanti sono frequenti le frenate di una o più squadre (come avvenuto, ad esempio, domenica scorsa). Il calendario aiuta, perchè Sampdoria, Bologna, Atalanta e Cagliari sono avversari abbordabili, le partite contro Udinese e Parma sono più complicate ma non impossibili e il primo vero big-match sarà il derby in programma alla settima giornata, quasi a fine febbraio e dopo la partita di andata dei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona. Un mese abbondante con la possibilità di allenarsi per tutta la settimana è un’autentica rarità per una squadra come il Milan, anche se, purtroppo, dimostra che le cose non stanno andando benissimo; la squadra, comunque, è in ripresa dopo un avvio di stagione abbastanza disastroso e ora se la gioca alla pari con tutte, Juventus compresa e ciò è già un buon traguardo raggiunto da Allegri e dai suoi ragazzi; ora, però, bisogna fare uno sforzo in più, bisogna migliorare il rendimento in campionato rispetto al girone di andata e per farlo bisogna prendersi un po’ di rivincite contro chi ha sconfitto i rossoneri nella prima parte di stagione, a cominciare dalla Sampdoria, che vinse a San Siro guidata in panchina da Ferrara e ora ci riprova in casa con Delio Rossi come allenatore. Non sarà certo una partita facile, visto che i blucerchiati sono reduci dall’esaltante e sorprendente successo allo Juventus Stadium, dove hanno rimontato i bianconeri giocando in inferiorità numerica per più di un tempo e quando erano già in svantaggio; un’autentica impresa che avrà sicuramente galvanizzato la Sampdoria e per questo i rossoneri dovranno stare molto attenti e avere il giusto approccio alla partita, senza regalare il primo tempo agli avversari. Curiosamente, però, si sfidano proprio due squadre “specialiste” dei secondi tempi, visto che hanno segnato entrambe più del 70% delle loro reti nella ripresa e considerato che, se si prendono in considerazione solo i secondi 45 minuti, il Milan sarebbe addirittura in testa alla classifica insieme alla Juve; facile prevedere un noioso 0-0 nel primo tempo e poi autentici fuochi d’artificio nel secondo, ma il calcio sa essere bizzarro e imprevedibile e le statistiche a volte lasciano il tempo che trovano e vengono smentite; più difficile capire e spiegare perchè ciò succeda, anche se nel caso del Milan si tratta sicuramente di una questione di testa per una squadra che entra in campo molle, svagata, ma forse anche impaurita e poco tranquilla, visto che non ha più i trascinatori e i leader del passato che le danno carica e sicurezza e ha bisogno di qualche salutare “ceffone” per svegliarsi, reagire e cominciare a giocare sul serio. Per quanto riguarda la formazione, il Milan recupera qualche difensore (Zapata e Constant) e il capitano Ambrosini, uscito stremato e vittima di crampi alla fine dei tempi regolamentari a Torino, ma regolarmente convocato, quindi Allegri non ha grossi problemi, a parte l’indisponibilità di Antonini, anche se deve valutare qualche giocatore acciaccato; purtroppo in attacco mancherà Pazzini (squalificato) e per chi crede nella spietata legge del gol dell’ex questa è un’assenza grave, visto che il Pazzo ha vissuto proprio nella Genova blucerchiata una parte importante della sua carriera e avrebbe voluto giocare questa partita nello stadio che fu suo e davanti a quei tifosi ai quali ha regalato gol e gioie. Comunque là davanti il Milan è in salute e il reparto è affidabile, visto che segna con buona regolarità (i rossoneri hanno il quarto attacco della serie A), mentre è dietro che ci sono troppi problemi, soprattutto a fronteggiare le palle alte, autentico incubo per la difesa rossonera. Nessuna novità, per il momento, dal mercato, quindi Allegri deve proseguire con i giocatori già a disposizione e non si lamenta certo, anzi tenta di rincuorare e recuperare anche quegli elementi finiti ai margini della rosa nelle prima parte di stagione (ad esempio Traorè che ha giocato un buon spezzone di gara a Torino e ha sfiorato nel finale il gol del 2-2) e che possono essere utili in questo girone di ritorno. Il Milan vuole tornare nelle zone alte della classifica e inseguire una qualificazione alle coppe difficile ma non certo impossibile; per conquistarla bisogna partire forte e fare un ottimo girone di ritorno, quindi in questo senso la partita di Genova è fondamentale perchè le vittorie sono la migliore medicina per guarire le ferite delle sconfitte come quella di Torino, sperando che l’intensa e lunga sfida contro i bianconeri conclusa ai tempi supplementari non abbia lasciato troppe scorie nella testa e nelle gambe dei giocatori che dovranno scendere in campo contro una squadra riposata e che ha lavorato con tranquillità per tutta la settimana. Non sarà facile, ma bisogna assolutamente vincere, quindi forza vecchio cuore rossonero!

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