A margine della notizia del giorno, l’annuncio della chiusura della trattativa per Ricardo Kakà (per certi versi ampiamente pronosticabile) da parte di Adriano Galliani, ci sono queste dichiarazioni, sempre nello stesso intervento su Sky Sport 24 alla serata organizzata dalla Panini, che fanno riflettere e ci danno uno spunto interessante, ecco di che si tratta: “Balotelli vale sempre troppo. Speriamo che la Borsa di Manchester migliori prima della fine. Se possono esserci sviluppi? Chi lo sa…”
Vien da chiedersi a questo punto, è possibile che l’intera trattativa per Kakà al Milan non sia stato altro che un enorme specchietto per le allodole orchestrato magistralmente da Galliani e company, per distogliere l’attenzione dalla parallela trattativa per Balotelli? Si, no, chissà, di certo ci sono un paio di cose da tenere in considerazione.
Il discorso sulla fiscalità che tanto preme i dirigenti madrileni e rossoneri non è qualcosa che sbuca fuori dal nulla, se ben ricordate già nella scorsa sessione di mercato la situazione era pressoché identica. Il Milan offriva il “solito” prestito gratuito con diritto di riscatto, il Real diceva di no perché c’era il rischio fin troppo grande che il giocatore tornasse in Spagna a fine stagione (con l’immediata decadenza del privilegio acquisito grazie alla Legge Beckham, aliquota da pagare più alta, conseguente abbassamento degli stipendi faraonici di certi giocatori e così via).
In Inghilterra, a dispetto delle dichiarazioni di facciata dei vari Raiola, Berlusconi, Galliani che i media italiani ci hanno proposto più e più volte, non s’è mai smesso di parlare di Balotelli al Milan, ancora prima della lite con Mancini infatti, i vari Mirror, The Guardian, Sun, Daily Mail, non hanno mai smesso di confutare la tesi secondo cui, Balotelli-Milan è un’affare sicuro al cento percento, vuoi per la figlia Pia, vuoi perché Mario non ne può più di stare in Inghilterra, vuoi perché gli stessi inglesi delle sue “Balotellate” ne hanno fin sopra i capelli (o cappelli che sia), i motivi come potete ben capire sono tanti.
Ecco che quindi, è lecito pensare che il Milan voglia tentare, negli ultimi giorni di mercato, un’operazione simile a quella fatta con Nigel De Jong, chiamiamolo quasi una sorta di risarcimento per un giocatore incredibilmente potente sul piano muscolare, che s’è rotto nel momento migliore della sua esperienza rossonera.
Balotelli costa tanto è vero, ma siamo nella famigerata “Zona Galliani” dove anche un De Jong che ti viene proposto il mese prima a 20 milioni di euro sonanti, può tranquillamente scendere a 7,5 milioni di euro + bonus (quasi un terzo della richiesta iniziale), e dove si spera, un giocatore talentuoso come Balotelli, può passare da 30 milioni, a quasi la metà (o anche meno perché no).
Non ci resta che aspettare, quel che è certo è che questi dieci giorni di calciomercato saranno senza alcun dubbio tra i più infuocati di sempre per i tifosi del Milan, ancora nessun arrivo degno di nota (Saponara, Baselli, Salamon sono per giugno), e una piazza, quella rossonera, che si sta infuocando sempre di più.