Per quelli che il tavolino lo usano solo per salirci per alzare coppe, grazie al cielo discretamente frequenti, la geografia non cambia. E Cagliari è in provincia di Cagliari, non sulla Via Emilia, o sotto la Mole.
Chi scrive oggi, in occasione di Cagliari-Juventus disputata nella Cagliari in provincia di Parma, con gli ambulanti che assieme al Borghetti vendevano il celebre mirto all’aroma di culatello, fu molto polemico, giustamente polemico, nei confronti di quella farsa. Una farsa che si verificò per la mancanza di sportività di chi non riusciva ad organizzarsi per il viaggio a Cagliari quando il prefetto disse “si può giocare a Cagliari”. Troppo poco preavviso, sarebbe saltata la spaghettata di mezzanotte a Vinovo. Questa severa condanna è costata il dileggio, anche a titolo privato, quando s’era ventilata l’ipotesi di un Cagliari-Milan a Torino: un dileggio poi rivelatosi un fragososo autogol, soddisfacente come poche circostanze. Un autogol imbarazzante per chi l’ha compiuto, punito da un verdetto che trasuda classe, eleganza e sportività solo a tinte rossonere. Perché dobbiamo scendere ancora in campo, ed abbiamo già vinto due volte.
“Se si gioca a Cagliari, lo dobbiamo alla sportività del Milan”. Sono parole e musica di Ivo Pulga, allenatore del Cagliari, che come è giusto da avversario questa sera affronterà i rossoneri sul proprio campo. Parole non dell’ AC Milan, né di Canale Milan, né nel suo direttore, a titolo professionale o privato. Parole di un avversario: si gioca a Cagliari grazie alla sportività del Milan. Il Milan, che da tre giorni ha vincolato conferenze stampa, allenamenti, rifiniture, prenotazioni mezzi e trasferimenti, a seconda dell’una o dell’altra eventualità. Un gioco delle differenze sarebbe imbarazzante e incommentabile in maniera assolutamente disarmante. I fatti hanno già parlato. E’ già storia, chi ha commesso autogol li ha commessi, e stasera vinca il migliore.
A far ulteriormente sorridere, nel fine settimana, le dichiarazioni di qualche protagonista sulla panchina di questo o di quell’altro fronte.
Ha iniziato Conte: “il calendario è un problema. Fiorentina, Celtic e trasferta a Roma”. Giusto, la Juve contro la Roma in trasferta, giocherà all’Olimpico di Roma. E non si fa.
Ha continuato Stramaccioni: “dobbiamo tornare ad essere l’Inter”. Autorizzando ai tifosiogni tipo di scongiuro, alla notizia. Poi dicono il masochismo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA. E’ consentita esclusivamente citando la fonte, Canale Milan o www.canalemilan.it
