Ieri, 13 febbraio, a Milanello è stato presentato quello che si può definire un grande passo verso lo studio in tempo reale delle caratteristiche tecnico-fisiche di un calciatore. Stiamo parlando dell’Adidas miCoach Elite System. Nella sala conferenze rossonera stracolma erano presenti l’A.D. Adriano Galliani e Jean-Michel Granier, amministratore delegato adidas South Europe. Questo accordo tra Milan e Adidas servirà per lo sviluppo di innovazioni tecnologiche, e il club rossonero è il primo top club europeo ad aderire a questa tecnologia.
Il tutto parte da una maglietta nella quale vi è un piccolo dispositivo da inserire nella tasca posizionata sulla schiena tra le scapole, nell’abbigliamento sottomaglia dei giocatori. Il dispositivo, connesso a una serie di elettrodi e sensori, trasmette tramite wireless a un computer centrale più di 200 dati registrati al secondo da ogni giocatore per essere poi visualizzati sull’iPad del mister. Questi dati raccolgono alcuni valori chiave, come frequenza cardiaca, velocità, scatto, distanza percorsa, posizione in campo e la potenza. Questo dispositivo misura anche il battito cardiaco e distanza permettendo di monitorare lo sforzo fisico e fisiologico della squadra o del singolo.
Si sono detti molto soddisfatti sia Adriano Galliani, riconoscendo ad Adidas il merito di “aver creato un progetto altamente tecnologico dalle enormi potenzialità” e ribadendo ancora una volta “la grande collaborazione tra il brand tedesco e i rossoneri che va ben oltre la sponsorizzazione tecnica, una vera e propria partnership a 360°”, sia Jean-Michel Granier che spiega come “la collaborazione tra il club più titolato al mondo e l’Adidas è sempre stata uno stimolo per l’innovazione sia nei prodotti che nelle comunicazioni”.
Un’altra voce che si unisce al coro dei soddisfatti è quella dal punto tecnico più “importante”, ovvero quella di Daniele Tognaccini, Direttore di MilanLab, che esprime il suo entusiasmo definendolo sia “uno strumento meraviglioso che unisce informazioni importantissime sui calciatori per i tecnici” che “molto pratico e facile da utilizzare”. Purtroppo questa tecnologia potrà essere utilizzata solo durante allenamenti o gare non ufficiali perché la Fifa non ne permette l’utilizzo.
Una domanda sorge spontanea, questa tecnologia che come detto controlla anche i battiti cardiaci, potrà prevenire le cosiddette morti sul campo?? Noi ovviamente speriamo di si.
Di Gallaz