Barbara Berlusconi: il Milan creerà il nuovo Messi

barbara-berlusconiVe li ricordate i figli di Berlusconi fino a qualche tempo fa? Non solo non volevano saperne di calcio ma, secondo i giornali, consigliavano al padre di vendere il Milan. I fatti dicono l’esatto opposto, almeno se parliamo di Barbara Berlusconi (nella foto). La giovane dirigente rossonera ha un peso sempre più rilevante nella società di via Turati. E, a leggere le sue dichiarazioni, sembra masticare calcio da una vita.

Barbara Berlusconi ha le idee chiarissime sul futuro dei vice campioni d’Italia: “Stiamo rivoluzionando la squadra basandoci sui giovani, ristrutturando il settore giovanile, seguendo il modello Barça – ha dichiarato la figlia dell’ex premier alla stampa spagnola. – Vogliamo che i giovani possano arrivare alla prima squadra, siamo intenzionati a costruire gradualmente una squadra giovane con ragazzi della Primavera, giocatori che sono cresciuti con i valori del Milan. Siamo il Milan, storicamente il primo club a sviluppare grandi calciatori cresciuti con i nostri valori – ha detto al Mundo Deportivo. – Dobbiamo recuperare questo sigillo, come fa il Barcellona con La Masia. Noi non possiamo acquistare Leo Messi, ma possiamo costruirlo in casa. L’operazione di mercato che ha portato a Balotelli, comunque, dimostra che il Milan può investire per un grande calciatore. Grazie alla profonda riorganizzazione del club, possiamo acquistare un calciatore di grande livello a complemento di quelli che abbiamo cresciuto in casa”.

Non solo il calcio giocato: per Barbara Berlusconi il Milan deve puntare sempre più sul marketing, il settore di cui le si occupa nello specifico: “Il calcio europeo rimane un settore in crescita, questo significa che è un settore in fermento che può avere uno sviluppo costante – ha detto la fidatanzata di Pato. – C’è la necessità, per fare bene, di guardare al mondo. Con il Milan abbiamo fatto molto bene in Italia, ma adesso abbiamo un nuovo obiettivo sullo scenario mondiale, attraverso delle grandi azioni di marketing. Il calcio deve essere un’azienda di spettacolo. Il Milan è sempre stato bravo a produrre dei grandi spettacoli di calcio come adesso il Barcellona. Come Milan pensiamo che il nostro mercato sia in Cina e negli Stati Uniti. Il Milan è una squadra ben voluta, per esempio, in Brasile, però lì ogni appassionato ha una sua squadra, c’è la anche la Nazionale, è più difficile entrare in quel mercato”. Tanto più dopo gli addii di Ronaldinho e Pato.

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