M’Baye Biang e Adriano Galliani – Foto

Il nuovo corso del Milan è cominciato un paio di stagioni fa. Il club rossonero lo ha fatto intendere in maniera chiara e netta: bisogna puntare sui giovani, non c’è altro modo di fare fronte alla crisi economica e di competere a livello internazionale. Puntando sui giovani, il Barcellona è diventata la squadra più forte al mondo. Un modello, questo, che anche l’Ajax seguiva.

A lungo il Milan ha puntato soprattutto sugli uomini di esperienza: basti pensare a Rivaldo, Inzaghi, Ronaldinho, Baggio, Weah, Ibrahimovic, Rui Costa, Ronaldo, Yepes, tutti arrivati in età matura. Ma certi ingaggi sono insostenibile: più “facile” investire sui giovani.

Stephan El Shaarawy è l’emblema di questa politica. Arrivato a 19 anni, nel 2011, il fantasista è stato pagato 20 milioni di euro al Genoa. Dopo una prima stagione difficile, il piccolo faraone è esploso, come dimostra anche la seconda posizione nella classifica dei marcatori di Serie A a quota 16 gol. Oggi El Shaarawy, secondo la Gazzetta dello Sport, vale 30 milioni di euro.

Più veloce l’inserimento di Mbaye Niang, che non ha dovuto “soffrire” la presenza ingombrante di Zlatan Ibrahimovic. Il francese (classe 1994) preso in estate per 2 milioni ora ne vale addirittura 15. E pensare che fino allo scorso ottobre era considerato una sorta di “mela marcia”.

Il caso più clamoroso è quello di Mattia De Sciglio. Il terzino sinistro, coetaneo di El Shaarawy, non è costato nulla termini di cartellino, essendo cresciuto nella squadra Primavera. Oggi vale circa 12 milioni di euro, ma se dovesse andare alla Confederations Cup con l’Italia, il suo valore potrebbe crescere ulteriormente.

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