Dopo la mancata cessione invernale al Santos, Robinho non ha ancora espresso la sua miglior condizione e tanto meno la sua caratura tecnica. Il numero 7 rossonero anche a causa dei guai fisici stenta a trovare spazio nell’undici di Allegri che ha ormai ben definito le gerarchie della squadra, e una nuova trattativa per la sua cessione pare quasi scontata.
Le parole di Galliani a gettare acqua sul fuoco: Robinho sta benissimo al Milan, non vuole andare in Brasile. Lui vuole stare qui. In subordine o a livello familiare vuole tornare al Santos. E’ l’unica squadra nella quale vorrebbe andare. Ma lui è felice qui, così come noi siamo felici di averlo con noi”, non sembrano convincere nessuno anche perché la nota politica rossonera di investire sui giovani e ridurre drasticamente il monte ingaggi, non lascia scampo alla possibilitá di vedere ‘il re della pedalata’ ancora un’altra stagione in maglia rossonera.
L’esplosione di El Shaarawy, l’arrivo di Balotelli e la crescitá esponenziale di Niang d’altronde, sono motivi molto piú che validi per indurre la societá e il calciatore stesso al divorzio consensuale. Se si analizza poi l’ottimo momento di Pazzini che vive una stagione aldilá di ogni aspettativa, allora il pranzo è servito. La prossima stagione poi, arriverá Saponara, si trattano Jorginho e Bertolacci, e inoltre le parole di Paloschi che sogna un ritorno in rossonero non fanno certo pensare ad una sua permanenza a Milanello.
Prorio il centravanti del Chievo ha espresso parole di stima e amore nei confronti della societá che lo ha lanciato e che detiene ancora la metá del suo cartellino: “Il Milan è una grande squadra e il sogno di tutti è arrivare a giocare in una grande squadra, però ora penso a fare bene al Chievo ripagando la fiducia che mi hanno dato. Il Milan sta puntando sui giovani, prendendo Balotelli ha fatto un investimento importante. Penso che puntare ora sui giovani possa dare un grande vantaggio in futuro. Anche il Milan dei campioni si è formato nel tempo, aprendo un ciclo partendo da giocatori giovani che poi si sono formati negli anni”.
Parole che fanno ben sperare i tifosi rossoneri, Paloschi è diventato un idolo della curva quando a soli 18 anni, dopo 18 secondi dal suo ingresso in campo, al suo esordio in serie A realizzó la sua prima rete, facendo impazzire la “sud”. Benvengano allora le sue affermazioni, anche alla luce dell’ottimo campionato che sta disputando a Verona.
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