Riccardo Saponara ha parlato a Tuttosport del suo futuro al Milan: “È una responsabilità che mi da una grossa carica e aumenta la convinzione nei miei mezzi. Sentire la fiducia delle persone mi aiuta a tirare fuori il meglio di me: è successo quest’anno a Empoli. C’erano altri club che mi seguivano, la trattativa è stata rapida e si è concretizzata in pochissimo tempo, è stato un vortice di emozioni incredibile. A Milanello il 27 febbraio ho salutato un po’ tutti. Devo dire che mi sono sentito già a casa, l’ambiente è veramente bello, tutti sono molto aperti e disponibili”.
“Allegri a gennaio al telefono mi aveva detto di concentrarmi sull’Empoli, mentre la scorsa settimana mi ha chiesto come stavo e mi ha fatto i complimenti per il gol segnato a Brescia il giorno prima.
“Non sarebbe male ripercorrere il percorso di El Shaarawy. Servirà un po’ di tempo per capire la nuova categoria, i compagni e le richieste del tecnico. Sono un trequartista che può ricoprire diversi ruoli, come quello di esterno alto o di mezzala. La dinamicità è la mia principale dote. Dicono che assomiglio a Kaká: forse le caratteristiche sono quelle, ma la qualità sicuramente no, Kaká è totalmente di un’altra categoria. Nell’Empoli avevo il 22, sarebbe un sogno prendere il 22, ma mi presenterò con la massima umiltà e sarà la società a decidere quale numero assegnarmi”.
