La partita della vita di Allegri, sullo scudetto si sta dicendo la verità?

12 Mar 2013 20:45
UEFA Champions League 2012-2013
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GENOA-MILAN, IL MIGLIORE IN CAMPO

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Giornalista milanese classe 1979, è conduttore del “Campionato dei Campioni” su Odeon Tv. Direttore di Monza-News, è in onda ogni venerdi su Radio MilanInter alle 14.20 Twitter StePeduzzi

10.03.2013 00:00 di Stefano Peduzzi Twitter: @stepeduzzi

E’ un periodo che al Milan sta andando tutto per il verso giusto. Infortuni ridotti al lumicino e, diciamolo, anche qualche errore arbitrale a favore dei rossoneri stanno trascinando la squadra rossonera laddove nessuno avrebbe mai ipotizzato soltanto qualche settimana fa. Episodi, intendiamoci, che ci stanno nel corso di una stagione. Il terzo posto in classifica, ottenuto sette giorni fa con la Lazio, resterà appannaggio dei rossoneri per un’altra settimana. Il prossimo traguardo da raggiungere è il Napoli secondo, posizione importante che significherebbe qualificazione automatica alla prossima Champions. Eppure inizio a pensare che tutte le dichiarazioni di questi giorni sulla Juve che ha già in vinto lo scudetto secondo il clan rossonero nascondano il sogno, la speranza, di una clamorosa rimonta….
Quella “remuntada” che stanno sognando anche a Barcellona in questi giorni, con tanto di pagina già preparata con la faccia di Leo Messi che si è prestato alla possibile prima del “Mundo Depurtivo” per mercoledì. Il risultato dell’andata conterà fino ad un certo punto: il Barcellona resta favorito per la qualificazione. L’impegno contro la squadra più forte del mondo, con il giocatore più forte del mondo e quel gioco che ti fa impazzire, è di quelli che ti possono cambiare la carriera. Lo sa bene Massimiliano Allegri che arriva con il vento in poppa all’appuntamento più importante della sua storia da tecnico. Bravo all’andata a mettere la museruola alle bocche di fuoco del Barça, ora è chiamato a ripetersi. Difendere il risultato in Catalogna, subire il meno possibile le azioni dei padroni di casa e puntare a rapidi contropiedi. Mi immagino un Milan che difenderà con un 4-1-4-1 con Pazzini (o Niang) unico terminale offensivo, Boateng ed El Shaarawy sugli esterni per colpire sulle fasce e un muro davanti alla difesa (Ambrosini, Montolivo e uno tra Muntari e Flamini) a proteggere la difesa. Avete idee diverse? Ditemi la vostra su twitter a @stepeduzzi    Vi aspetto questa sera in tv su Odeon dalle 22.30 e martedi con la cronaca della partita Barcellona – Milan.

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