Albertini: “El Shaarawy-Balotelli la coppia del futuro ma devono crescere insieme, domani ci sarà da lottare”

Demetrio Albertini of AC Milan

Ai microfoni di GRParlamento, nel corso della rubrica “La politica nel pallone“, ha parlato l’ex 4 rossonero Demetrio Albertini, ecco le sue parole su svariati temi rossoneri, cominciamo da El Shaarawy e Balotelli: “Quando ci son giovani capaci e bravi normale che un club come il Barcellona guardi con interesse a El Shaarawy ma lui è già in una società gloriosa. Lui e Balotelli potrebbero essere la coppia d’attacco della nazionale ma dipenderà da loro, dalla loro crescita. Se rimanere tra  quelli che “potevano fare di più” o se rientrare in coloro che lasciano davvero il segno” – e prosegue parlando di Super Mario – Peccato manchi Balotelli, si è inserito subito in una squadra che già prima aveva trovato gli equilibri giusti ma non è un solo giocatore che può battere il Barcellona, serve una prova di squadra.”

Demetrio parla anche della partita di domani, ex d’ambo le squadre, e sopratutto, titolare nella vittoria contro i catalani di Cruyff nel 1994, ecco le sue parole: “Prima dell’andata era sicuramente favorito il Barca ora dico 50 e 50, non per scaramanzia ma perché il Barcellona in casa segna sempre, l’ideale sarebbe fare subito un gol lì”.

Albertini avverte: “Troveranno un clima molto caldo e fondamentale sarà l’approccio: pensare di non subire reti nei primi minuti dà coraggio e magari demoralizza gli avversari. Sarebbe quella spinta in più per stringere i denti e ripetere la gara dell’andata. Il Milan ha dimostrato che se la può giocare”.

L’ideale sarebbe avere due italiane ai quarti anche se, secondo lui, chi vincerà sarà una spagnola: “Sarebbe importante portare due squadre italiane tra le migliori 8, abbiamo perso tanto terreno a livello internazionale e dobbiamo recuperare. La favorita per la vittoria finale potrebbe essere il Real Madrid, che non vince la Champions da tanti anni”.

Albertini parla anche di Leo Messi, dando qualche consiglio su come marcarlo: “Messi è sempre sorvegliato speciale, lui e Cristiano Ronaldo sono tra i migliori al mondo ma nella lista dei più grandi io metto sempre anche Buffon e Pirlo. Come si marca Messi? Non ad uomo ma mantenendo l’equilibrio della squadra, nell’andata il Milan è riuscito a fermarlo. Non dovrà farsi allungare tra le linee dove si inseriscono tutti gli assi del Barca”.

Per l’ex rossonero la mancanza di un vero leader in panchina influirà parecchio: “Conta molto, è lui che ha il termometro della squadra, abbiamo visto che anche in campionato e coppa del Re gli azulgrana hanno stentato. Non credo siano né sazi né appagati, non ci si stanca mai di vincere ma bisogna capire quanta voglia abbiano di rimettersi in discussione e di fare sacrifici per vincere”.

Da ex giocatore d’ambo le squadre, Albertini conclude spiegando le differenze tra i club: “Sono entrambi club vincenti e organizzati, hanno fatto la storia del calcio in epoche diverse. Uno degli aspetti più importanti è il senso di appartenenza alla maglia”.

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