Bucchioni: "Allegri andrà alla Roma. Al Milan Donadoni favorito su Seedorf"

15.03.2013 09:00 di Matteo Bursi

Fonte: di Enzo Bucchioni per Tmw

© foto di Federico De Luca

La doppia eliminazione delle milanesi in Champions League ed Europa League farà saltare le panchine di Milan e Inter. Se c’erano ancora dei dubbi, Berlusconi e Moratti li hanno definitivamente spazzati via. Allegri non è mai stato un prediletto del presidente, ha un peccato originale: non è un milanista doc. Non è cresciuto nel suo Milan, ha pochi legami con la storia berlusconiana del club rossonero. La vittoria sul Barca nell’andata aveva narcotizzato la parte anti-Allegri di Berlusconi, anche se il presidente aveva più volte confidato ad amici che una vittoria catenacciara non lo aveva completamente fatto felice. La batosta del ritorno e la a caldo contro il tecnico in una sala del San Raffaele completamento il quadro. Ora basta, ha detto Berlusconi al suo entourage. Anche Galliani che da trent’anni capta e dosa gli umori del Numero Uno, ha capito che sarà difficile difendere ancora Allegri. L’impresa diventa ardua. Ma l’ha capito anche Allegri che non ha più voglia di stare sulla graticola a prendersi oggi un , altre volte finte carezze di circostanza. Ad amici livornesi ha confidato di non poterne più, ha deciso di andare via dal Milan anche se dovessero proporgli (cosa difficile) un allungamento del contratto. Insomma Allegri pensa di aver dimostrato di saper guidare una grande e di saper vincere (lo scudetto non è poco) e non intende più essere messo alla berlina dopo ogni partita storta. Tanto più che in questo momento ha un grande mercato. Lo vuole la Roma e a Roma quasi sicuramente andrà. Lo conosce bene e lo vuole fortemente il suo amico Sabatini, ma anche Baldini, un altro toscano doc, lo stima e lo conosce da moltissimi anni. Manca la firma, ma i contatti sono stati tutti positivi. Il corteggiamento dello Shakthar e i tanti soldi proposti dagli ucraini non lo hanno invece fatto vacillare, per ora vuole restare in Italia. Caso mai sono i segnali che arrivano da Napoli a fargli prendere tempo. E il Milan che farà? Berlusconi vuole un milanista. Seedorf si è offerto, ma non sembra pronto. Sarebbe un’avventura. Gattuso è un’idea. C’è qualcuno che spinge per Inzaghi, ancora giovane, ma potenzialmente già pronto. Una scelta più razionale porterebbe a Donadoni, già contattato un paio di mesi fa, ma Berlusconi non sarebbe completamente convinto. Restano gli , soprattutto Van Basten che il Presidente ha nel cuore da sempre.

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