Route 03, la strada del trionfo del Milan a Manchester, ripercorsa nel suo 10° anniversario.

Il Milan ospita il Bayern Monaco 22 giorni dopo averlo sconfitto in Baviera. Con una vittoria il Milan si qualificherebbe alla seconda fase con due turni d’anticipo e Ancelotti non vuole mancare all’appuntamento: “Vogliamo chiudere il conto, accontentarsi del pari sarebbe sbagliato. Vogliamo anche sfruttare San Siro, finora vi abbiamo giocato poco: San Siro deve trasformarsi in una delle nostre armi vincenti“. I tedeschi, come all’andata, non vedevano l’ora di giocare contro il Milan per dimostrare di essere più forti di quanto l’unico punto nel girone dica: “Mostreremo di essere più forti di quanto si pensa”.

Gradito ritorno fra i rossoneri, Shevchenko c’è, ma parte della panchina. Rispetto agli altri incontri di Champions gioca Ambrosini al posto di Gattuso e Serginho al posto di Rivaldo, che pure è riuscito tre giorni prima contro l’Atalanta a fare il suo primo gol rossonero.  Hitzfeld schiera il suo Bayern con il 4-4-2 e si affida ancora all’estro di Ballack per centrare l’unico risultato che gli darebbe qualche speranza, la vittoria.

Il Bayern però è subito tramortito dalla partenza di un Milan di classe che all’11′ è già avanti grazie a Serginho che riceve un’imbucata di Seedorf e di punta mette nell’angolino basso alle spalle di Kahn. Esaurita la fase iniziale i rossoneri mollano un po’ la presa e il Bayern si fa sotto. Elber impagna Dida da fuori che è bravissimo dopo la respinta con un colpo di reni ad anticipare l’accorrente Pizarro. Al 22′ Ballack per Elber che fa da boa e allarga sulla sinistra per Tarnat che da posizione defilata fa esplodere il suo sinistro e mette il pallone sotto la traversa, sorpreso Dida ed è 1-1. I bavaresi attaccano a testa bassa, ma non creano pericoli al portiere brasiliano del Milan. Le squadre vanno a riposo sull’1-1.

 Ancelotti cambia ad inizio ripresa, dentro Gattuso per dare corsa e sostanza al posto di Ambrosini. Il Milan ritorna così padrone del gioco. Al 49′ l’arbitro gli nega un rigore evidentissimo per fallo di Sagnol su Serginho. Si infortuna Kahn, entra il secondo Wessels nel Bayern, giusto in tempo per subire al 64′ il gol di Inzaghi, abile a raccogliere un assist bellissimo di Rui Costa e appoggiare di giustezza in rete. Il Bayern ritorna a caricare pericolosamente. Dida a fatica blocca un potente tentativo di Pizarro, poi si arrende al colpo di testa del connazionale Elber, ma per sua fortuna c’è la traversa ad aiutarlo insieme con Santa Cruz che non aggancia il pallone della probabile ribattuta. Kaladze rischia il calcio di rgireo poco dopo per fallo sul paraguaiano, ma l’arbitro Michel fa il pari con quello non dato a Serginho e lascia correre. Le ultime occasioni di far gol sono per Dalla Bona che spara alto da ottima posizione e per Santa Cruz che dal limite dell’area chiama Dida alla parata. Finisce con lo stesso risultato dell’andata, 2-1 per il Milan.

Milan matematicamente alla seconda fase a gironi e quasi matematicamente anche da prima, gli basterà perdere con meno di 4 gol di scarto contro il Deportivo, sconfitto a Lens, per mantenere la testa del girone e avere un sorteggio più favorevole alla seconda fase.

Statistiche: 4 vittorie su 4 in Champions, 10 su 11 contando anche il campionato (solo un pari con la Lazio), Pippo Inzaghi ha una media spaventosa di 2 gol a partita in Champions e manca ancora Sheva all’appello. Milan stellare quello di Ancelotti, ma la Route è ancora lunga.

Tabellino
San Siro, 22 ottobre 2002
Milan (4-3-2-1): Dida; Simic, Nesta, Maldini, Kaladze; Ambrosini (46′ Gattuso), Pirlo, Seedorf; Rui Costa (85′ Laursen), Serginho (79′ Dalla Bona); Inzaghi.
In panchina: Abbiati, Helveg, Tomasson, Shevchenko.
Allenatore: Ancelotti.
Bayern Monaco (4-4-2):  Kahn (51′ Wessels); Sagnol, R. Kovac, Kuffour, Tarnat; Salihamidzic (70′ Scholl), Jeremies, Ballack, Zè Roberto; Elber, Pizarro (72′ Santa Cruz).
In panchina: Linke, Lizarazu, Thiam, Zickler.
Allenatore: Hitzfeld.
Arbitro: Michel (Svk)
Ammoniti: Kuffour, Pizarro, Ambrosini, Seedorf, Santa Cruz.

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